Strangolapreti

Gli strangolapreti, definiti anche strozzapreti, sono un tipico piatto del Trentino Alto Adige. Costituiscono un primo piatto povero e altro non sono se non degli gnocchi di pane raffermo che vengono arricchiti nell’impasto con l’aggiunta di spinaci, bietole o erbe selvatiche.

Dovete fare attenzione alla preparazione perché altrimenti in cottura gli stangolapreti tendono a indurirsi e rischiate davvero di strozzarvi mangiandoli. Basterà seguire i piccoli accorgimenti della ricetta che vi darò e i vari consigli.

Preparazione

  1. Per prima cosa mettere in ammollo per circa 3 ore il pane raffermo nel latte tiepido. Abbiate cura di tagliare il pane a cubetti. Nel frattempo tritate gli spinaci e lessateli in poca acqua leggermente salata.

  2. Quando saranno cotti scolare bene gli spinaci per evitare che rimangano residui di acqua. In una padella far sciogliere una noce di burro e aggiungere gli spinaci ben scolati per farli saltare qualche minuto, regolando di sale, pepe e noce moscata.

  3. Trascorso il tempo di ammollo del pane, unire nella stessa ciotola gli spinaci saltati in padella, la cipolla che avrete tritato finemente e avrete fatto rosolare nell’olio extravergine d’oliva, il grana grattugiato, le uova, il sale e qualche cucchiaio di farina bianca.

  4. Amalgamare per bene il composto con un cucchiaio di legno. A questo punto siamo pronti per formare gli stangolapreti nella forma che preferiamo. Possono essere realizzati a palline o a forma di gnocco. Dopodichè cuocerli in abbondante acqua bollente salata.

  5. Quando gli strangolapreti vengono a galla vorrà dire che sono cotti, quindi scolarli e saltarli in padella con del burro fuso aromatizzato con la salvia e servirli con abbondante grana grattugiato.

Varianti

Canederli con lo speck

Se non vi piacciono gli strangolapreti potrete sempre preparare i canederli con lo speck, piatto altrettanto buono e goloso. Come si preparano? Semplicemente mescolando la cipolla, lo speck e il pane in una ciotola. Successivamente si sbattono le uova e si aggiunge il latte, il prezzemolo e l’erba cipollina. Regolare di sale e pepe continuare a mescolare e far riposare l’impasto per circa 15 minuti. Aggiungere poca farina in base a quanto il pane sia bagnato. Se usate del latte caldo potrete anche eliminare la farina. Trascorso il tempo di riposo iniziate a formare i canederli che non devono essere nè asciutti nè troppo molli. Cuoceteli in acqua bollente salata per circa 15 minuti. Scolateli e saltateli in padella con burro fuso.

Pizzoccheri alla valtellinese

Un’altra variante golosa sono i pizzoccheri alla valtellinese che sono conosciuti in tutta Italia e vengono spesso consumati nei mesi invernali. Sono originari di Teglio in provincia di Sondrio e tradizione vuole che siano preparati con farina di grano saraceno, che conferisce alla preparazione un sapore molto rustico. Vengono preparati come le tagliatelle e sono lunghi circa 7 centimetri. Il loro condimento tradizionale è composto da verze, patate e Casera a cui si aggiungono anche il burro, l’aglio, la salvia e il grana grattugiato. Il nome pizzoccheri deriva da pit che letteralmente significa pezzetto.

 

 

Curiosità e consigli

  • Gli strangolapreti possono essere conditi con del burro fuso a cui potrete aggiungere anche dello speck per insaporire il tutto.
  • Se l’impasto risulta essere troppo secco, potrete aggiungere del latte caldo per ammorbidire il tutto.  
  • Al posto delle uova intere potrete utilizzare solo i tuorli e al posto della farina potrete sostituire il pangrattato. 
  • Se volete ammorbidire ulteriormente l’impasto provate ad aggiungere della ricotta. La riuscita è garantita. 
  • Gli strangolapreti si conservano per 1 o 2 giorni in frigorifero chiusi in un contenitore ermetico. 
  • Provate a servire gli strangolapreti anche con un buon ragù a base di carne.