Junk food: cos'è il cibo spazzatura e i danni per la salute

Tutti abbiamo un punto debole quando si tratta di cibo e talvolta non si tratta di una mela o della voglia di una fetta di carne perché si tratta di junk food!
Che sia per ovviare a un pranzo veloce, una voglia notturna a cui non sappiamo resistere di ritorno da una serata con gli amici, una giornata stressante a lavoro o semplicemente gola, spesso e volentieri cediamo alla tentazione e finiamo per ingerire cibi dannosi per la nostra salute e per il corretto funzionamento de nostro organismo. Per non parlare del fatto che il junk food non si concilia minimamente con la parola “dieta” o la tanto temuta “prova costume”, ma a volte non ne possiamo proprio fare a meno!

Junk food: cos'è il cibo spazzatura e i danni per la salute

Non possiamo e non dobbiamo farcene una colpa: nel junk food c’è un mix di ingredienti capaci di appagarci rilasciando dopamina e facendoci diventare dipendenti da un certo tipo di cibo. Avete presenta la sensazione che avete dopo aver mangiato una patatina fritta e aver giurato “Solo una”? Ecco, questo tipo di cibo diventa una dipendenza, una sorta di droga legale, venduta anche ai bambini, che sin da piccoli rischiano gravi problemi di salute, per una semplice mancanza di attenzione nei loro confronti.

La mancanza di dopamina dopo un po’ ci fa ricadere in tentazione, nonostante gli sforzi ed è per questo che la diffusione del cibo spazzatura è divento ormai molto difficile da fermare. Questo e il fatto che sia molto più economico rispetto ad un pasto più sano!

Junk Food: cos’è e origini del nome

Junk food dall’inglese significa letteralmente cibo spazzatura e questo termine fu usato per la prima volta nel 1970 da Michael F. Jacobson per parlare di quei cibi a basso valore nutrizionale e alto contenuto di grassi e zuccheri. Se da una parte questi cibi donano un alto apporto energetico, sono anche ipercalorici e pieni di sale, glucidi raffinati, lipidi saturi e acidi grassi idrogenati, contribuendo all’innalzamento del colesterolo e alla possibile formazione di altri problemi di salute.

I cibi spazzatura sono scarsi di vitamine, fibre, oligoelementi e altri valori necessari per il giusto nutrimento e fanno parte di questa categoria i tipici alimenti da fast food, bibite gassate incluse e molti prodotti destinati al consumo nell’infanzia.

Il gusto dolce creato da un eccessivo livello di zuccheri, i conservanti e le confezioni spesso colorate che attirano il cliente, hanno contribuito negli ultimi decenni a far spopolare questi prodotti soprattutto in America, facendo diventare i suoi abitanti tra i più obesi del mondo.

Cibi dannosi per la salute: obesità ma non solo

L’obesità sia in età adulta che infantile è un indizio di come possano far male cibi spazzatura: è l’esempio più visibile di come questo tipo di nutrimento non vada bene per il corpo. Se poi si indaga più a fondo, si possono collegare i soggetti in sovrappeso a casi di diabete e ipertensione tra le tante cose, ma anche a patologie cardiovascolari, cancro, se non addirittura la morte nei casi più estremi.

Questi cibi dannosi per la salute ci fanno male anche a livello estetico, aumentando la massa corporea in modo non sano, riempiendoci di calorie non nutritive, appesantendo il fegato, intossicandoci e facendo subito effetto ad esempio sulla pelle del viso, nostro biglietto da visita con il mondo, che a causa di esso può diventare opaca, spenta e potrebbe anche riempirsi di qualche brufolo non voluto.

Junk Food, depressione ed effetti sul cervello

Se inizialmente ci possono rendere felici, appagandoci con un gusto goloso, recenti studi hanno collegato alcune ripercussioni del junk food anche sul cervello e su alcune forme di depressione. Una ricerca pubblicata sull’American Journal of clinical nutrition, ha confermato che i cibi ricchi di grassi e zuccheri abbassano l’umore delle donne in post menopausa, rendendole più spossate, meno energiche e non solo.

Già nel 2012 uno studio con novemila volontari condotto da l’Università di Las Palmas e di Granada, aveva confermato il collegamento tra il junk food e la depressione, in particolare nelle persone stressate dal lavoro, fumatrici e single. Le migliori commedie romantiche ci hanno insegnato che nei momenti più depressi, è bene dare fondo al pacchetto delle patatine o alla vaschetta del gelato… Ma non si starebbe molto meglio senza?

Cibo spazzatura: elenco dei peggiori

La maggior parte dei cibi spazzatura sono di facile intuizione, come i dolciumi, le merendine e le bibite gassate, piene fino all’orlo di zuccheri. I tipici hamburger e patatine da fast-food sono alimenti da non mangiare frequentemente, perché pieni si sale e grassi, però ci potrebbero essere delle eccezioni.

In Italia siamo decisamente fortunati rispetto al resto del mondo perché molti alimenti considerati cibo spazzatura fanno magari parte della nostra cultura culinaria e se fatti con ingredienti freschi e in casa, non rappresentano una minaccia per la salute… Giusto per il giro vita.

Fanno parte di questa categoria ad esempio la pizza e le torte da forno. Sono invece da evitare i piatti pronti, pieni di conservanti, salse come il ketchup e la margarina.

Uno dei principali junk food che tutti noi abbiamo assaggiato almeno una volta nella vita è proprio la famosa Coca Cola: grazie all’alto tasso di zuccheri all’interno e al caramello, suo principale ingrediente, detiene uno dei primi posti nella classifica dei cibi spazzatura da evitare.

Junk Food: i cibi insospettabili

Se alcuni cibi sono palesemente spazzatura, dal colore artificiale, l’odore standard e la confezione sfavillante, ci sono altri alimenti da non mangiare che fanno parte della nostra tavola in modo insospettabile.

È sempre bene controllare le etichette dei prodotti che compriamo e dare uno sguardo ad esempio al dado da brodo, ai sughi pronti, ai cereali, dolcificanti e succhi di frutta, come anche la maggior parte dei prodotti già pronti e surgelati. I grassi idrogenati non sono sempre indicati in modo chiaro sull’etichetta e potrete trovarli anche con la dicitura di olio vegetale idrogenato: meglio sempre controllare questo valore.

Ma ci sono anche tantissimi alimenti che noi assumiamo giornalmente pensando facciano bene e invece… Non proprio. Come una “dietetica” insalata di pollo o un frullato, che in un solo bicchiere ci fa assumere decisamente troppi zuccheri insieme!

Come resistere ai cibi spazzatura

Parliamoci chiaro: non è facile e non siamo qui a dirvi che rinunciare al vostro piatto di patatine fritte sia facile, ma ci sono tante alternative e soluzioni più salutari per resistere al junk food. Basti pensare ad esempio alle divertenti video ricette che spopolano sul web, che in un minuto ti insegnano a cucinare un piatto goloso e appetitoso e spesso e volentieri creato con ingredienti freschi e sani.

Prova così a disintossicarti dal cibo spazzatura, preferendo magari frutta, verdura o cereali a una barretta ipercalorica per merenda: vedrai sarai anche più sazia. Un consiglio d’oro da seguire, anche per fare un piacere al proprio portafoglio è quello di arrivare al super mercato preparati: lista alla mano e stomaco pieno… Così eviterai di cadere in tentazione!

Una buona organizzazione del cibo ti aiuterà anche a creare dei menu appositi e farti evitare di avere buchi allo stomaco da colmare con il pacchetto di patatine preso in emergenza alla macchinetta in ufficio. Prenditi il tuo tempo per i pasti, il junk food è quasi sempre fast-food, consumato velocemente e senza pensarci troppo: mangia più lentamente, cucina più spesso e prova cibi nuovi… Magari un sanissimo piatto del ristorante giapponese diventerà la tua nuova ossessione culinaria.

E infine, adotta uno stile di vita sano: ormai l’alternativa facile al junk food esiste, siamo bombardati da cattive notizie riguardanti l’alimentazione non corretta e la tendenza a mangiare sempre più green e healthy è una vera e propria moda a Hollywood. Oltre che imitare taglio di capelli e abbigliamento, perché non copiare anche lo stile di vita sano delle star?

La tassa sui cibi spazzatura

Per fortuna anche i Governi si stanno muovendo nella promozione di uno stile di vita più sano e un’alimentazione corretta, dato che si sono raggiunti livelli assolutamente non tollerabili in fatto di obesità e malattie derivanti dall’alto consumo di cibo spazzatura:

  • La Danimarca per prima ha introdotto nel 2011 una tassa per i cibi che hanno una percentuale superiore al 2,3% di grassi saturi.
  • L’Ungheria l’ha seguita a ruota puntando il dito contro le bibite che contengono più di 20mg di caffeina su 100 ml.
  • Dal 2012 in Francia c’è la “Taxe soda”, un imposta sempre destinata al bando delle bibite gassate: dove vanno a finire questi soldi? Vengono reinvestiti nell’agricoltura e nella promozione del consumo di frutta e verdura.

In Italia ci ha provato il Ministro della Salute Balduzzi sotto il Governo Monti nel 2011, ma come a volte capita la sua proposta di tassare cibo spazzatura e bevande gassate è stata dimenticata e abbandonata. Peccato, visto che l’Italia si dovrebbe fare portabandiera di uno stile di vita sano e una corretta alimentazione.