Alcune versioni riportano che sia nato a Siena, altre a Torino, altre a ancora in Carnia, ma la versione più credibile ce la fornisce uno dei più conosciuti gastronomi degli anni ’70, quel Giuseppe Beppo Maffioli che fece incontrare spesso e volentieri la strada del cibo con quella del cinema. Maffioli racconta che il tiramisù è un dolce veneto, nato a Treviso su ricetta del ristorante Le Beccherie, che attualmente è balzato agli onori delle cronache perché sta chiudendo i battenti.

Le versioni sono talmente tante che è difficile elencarle tutte: c’è chi usa savoiardi e chi altri biscotti secchi, chi non mette il cacao e preferisce una versione più fresca con la frutta. Il segreto per un buon tiramisù resta comunque nella scelta delle materie prime, che devono essere di ottima qualità. Per recuperare quanto diceva Brillat-Savarin: nessun piatto sarà mai migliore del peggiore dei suoi ingredienti.

Altra cosa fondamentale è utilizzare uova pastorizzate, per evitare problemi di salmonella ai commensali. Nel caso di uova di dubbia provenienza è possibile realizzare una facile ma efficace pastorizzazione casalinga portando l’uovo a 82° C. Lo si può fare cucinandolo a bagno maria, oppure utilizzando, con un po’ di pratica e pazienza, il microonde. Per evitare che coaguli è sufficiente mescolarlo allo zucchero prima della pastorizzazione. Avrete in questo modo un tiramisù perfetto e assolutamente salubre.

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