In Italia, nei ristoranti giapponesi o nei sushi bar, non è raro trovare vari tipi di maki sushi dai gusti più vari – vegan al cetriolo o carota, California roll, tonno e salmone. Ma questi sono solo sapori: e se vi dicessimo che esistono degli artisti che creano maki sushi saporiti ma anche meravigliosi alla vista? È il caso di Tama-chan, una giovane artista giapponese originaria di Shinjuku, un quartiere speciale di Tokyo.
Le sue opere, realizzate esclusivamente sulla sezione trasversale del maki sushi, non sono solo carine e divertenti, perché alcune inneggiano all’eros e alla sensualità, altre citano opere d’arte celebri, altre ancora lanciano una riflessione sul cibo, oppure rappresentano un manifesto di opposizione al nucleare. Tama-chan è completamente autodidatta, lavora direttamente sul sushi che ha intenzione di creare e i risultati sono davvero sorprendenti, oltre che invitanti dal punto di vista della loro edibilità.
Il maki sushi era un piatto molto popolare tra i giapponesi, circa 15 anni prima che iniziassi a lavorarci, poi la maggior parte delle persone perse interesse – dice a Robadadonne Tama-chan – Pochi, tra le generazioni più giovani, lo avevano mangiato ma secondo me non c’era niente al mondo che esprimesse maggiormente arte che gli involtini di sushi, quindi ho deciso di provare. Dato che sono giapponese, ho scelto il maki sushi usando il riso, un alimento molto importante per i giapponesi. Se fossi stata italiana avrei potuto usare la pasta. Credo che esprimere un messaggio con il cibo, mangiarlo e immetterlo nel proprio corpo ha un impatto maggiore del semplice guardare un’immagine o ascoltare musica.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire le opere di Tama-chan realizzate a partire dal maki sushi. Qui trovate il suo profilo Instagram e su Amazon il suo artbook.
Gabrielle d'Estrée e sua sorella
Tama-chan spiega che l’opera cui si è ispirata ha un titolo, ma tutti la ricordano come l’immagine in cui si pizzica un capezzolo.
Samba
L’artista ha creato questo samba di tre ballerine sui maki sushi per celebrare un scambio culturale nell’ambito di uno shooting con l’emittente brasiliana Samba. L’ha realizzato il giorno in cui ha fatto un seminario ad Asakusa.
Godiamoci un tè a casa
L’artista ha realizzato questo maki sushi come forma di sensibilizzazione contro la pandemia di Covid-19, è un invito a restare in casa e bere un tè, come nella filastrocca per bambini: l’invito per il tè vale per io, me stessa e me.
Per gli eroi del coronavirus
Tama-chan ha realizzato quest’opera in onore degli operatori sanitari che sono in prima linea per la lotta al coronavirus. Ne ha realizzata un’altra versione simile anche per sostenere il movimento Black Lives Matter e in un’ottica intersezionale, preoccupandosi anche delle donne e di tutte le persone che sono povere o emarginate. Tama-chan ricorda sul suo profilo Instagram che ogni vita conta.
Gatto del Chershire
Un celebre personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie con il maki sushi.
2B or not 2B
Tama-chan gioca con le parole, citando William Shakespeare (il cui volto è disegnato sul maki sushi di sinistra). La frase di Amleto “Essere o non essere?” si presta a un gioco di parole basato sulle sigle per distinguere la durezza delle matite.
Mumin
Maki sushi celebrativi dei Mumin, celebri personaggi che appaiono su libri finlandesi per bambini, in occasione dei 75 anni della loro creazione.
Tre topi ciechi
Tama-chan fa un volo di fantasia e immagina tre topi ciechi, ispirati ai racconti di Mamma Oca.
Foche neonate
Scrive Tama-chan su Instagram:
Mi auguro che tutti possano rilassarsi vedendo questa faccia felice.
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