10 Motivi Per Non Eliminare Dalla Dieta Un Buon Piatto di Pasta
Chi non è ancora convinto che la pasta, il nostro piatto numero 1, sia una prelibatezza al quale è inutile rinunciare, si dovrà ricredere.
Chi non è ancora convinto che la pasta, il nostro piatto numero 1, sia una prelibatezza al quale è inutile rinunciare, si dovrà ricredere.
La pasta è il piatto per eccellenza della dieta mediterranea.
Come la cuciniamo in Italia, anche solo nelle nostre case, è una tradizione che dura da secoli e non c’è nulla di più buono, che sia elaborata o semplicemente “al pomodoro!”
La pasta però è spesso incolpata di favorire il sovrappeso. Le diete, soprattutto quelle “fai da te” infatti la eliminano a priori, perchè considerata nociva per la silhouette in quanto carboidrato.
Le diete fatte con la testa invece la inseriscono di diritto in qualsiasi regime alimentare, al massimo prediligendo la pasta integrale.
Per chi non è ancora convinto che la pasta, il nostro piatto numero 1, sia una prelibatezza al quale è inutile rinunciare, si deve ricredere.
Ecco infatti 10 ottimi motivi per non rinunciare mai ad un bel piatto di spaghetti:
La pasta è una grande alleata nei regimi ipocalorici perchè garantisce grande senso di sazietà e inoltre dona un sacco di energia indispensabile durante la giornata.
Con fibre e carboidrati, tra cui l’amido che viene assorbito come zucchero semplice, la digestione richiede un tempo più lungo e quindi tiene a bada la fame per lungo tempo.
100g di pasta forniscono circa 360kcal, di cui oltre il 70% di carboidrati complessi e il 12% di proteine.
Quasi inesistenti i grassi.
Con un po’ di pomodoro e un filo d’olio, 80 g di pasta non forniscono più di 400 kcal.
La pasta ha un bassissimo indice glicemico e ciò favorisce un lento assorbimento del glucosio e una maggiore efficienza di tutto l’organismo.
La pastasciutta è un ottimo carburante per ottenere energia perchè richiede meno ossigeno rispetto ai grassi.
Alimento indispensabile per chiunque svolga non solo attività mentale, ma anche, e soprattutto attività fisica.
Grazie al glucosio indirettamente viene favorita la sintesi a livello cerebrale della seratonina, conosciuta come l’ormone della gioia.
La pasta è ricca di vitamine del gruppo B e di ferro, ed è povera di sodio e colesterolo.
Chi consuma regolarmente pasta ha un livello più basso di trigliceridi nel sangue rispetto a chi ne mangia poca.
La bassa percentuale di trigliceridi è sinonimo di prevenzione per patologie arteriose, alle coronarie o disturbi cardiaci.
Chi si alimenta in modo regolare anche con la pasta corre un rischio molto più basso di ammalarsi di Alzheimer.
Un’alimentazione povera di grassi animali previene l’arteriosclerosi e la demenza senile.
Oltre a tutto quello già detto in precedenza, la pasta è molto importante per la salute.
L’energia che proviene dai carboidrati è infatti pulita e non sottopone il fegato e i reni ad un lavoro extra.
Le diete iperproteiche invece sono ricche di alimenti di origine animale e aumentano il colesterolo.
Non a caso chi soffre di insufficienze renali deve come prima cosa ridurre le proteine nella sua dieta.
La pasta con i legumi costituisce un piatto unico dove le proteine e i carboidrati si uniscono per arrivare ad un valore biologico paragonabile solo agli alimenti di origine animale.
Chi mangia pasta in modo regolare, garantische anche un plus del 6% di fibra rispetto invece a chi non la mangia e ciò contribuisce a ridurre i rischi di alcune forme tumorali e disturbi cardiovascolari.
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