Uscire di casa con un budget limitato per la cena, sapere di poter spendere solo una determinata cifra per il pranzo, un invito inaspettato a un brunch tra amici quando si è al verde: a chi non è mai capitato! Internet mette a disposizione foto e recensioni di locali e siamo tutti abituati a consultarle per farci un’idea del posto dove andremo, ma le domande cruciali sono: quanto spenderò? Me lo posso permettere? Sluurpy è il sito nato per soddisfare queste richieste.

La startup è tutta italiana, nata a Bologna nel 2003. Oggi conta sei dipendenti e alla guida c’è Simone Giovannini, un giovane che ha avuto questa idea a partire da una sua esperienza personale.

Come è nata Sluurpy

sluurpy

Simone Giovannini ha raccontato a  Vice:

“Il tutto è nato per caso, quando con degli amici volevamo una pizza ma non avevamo dietro il volantino. Così mi è venuta l’idea di raccogliere la maggior parte dei volantini o menù di ristoranti take-away e di metterli a disposizione di tutti. Con l’aiuto di alcuni amici abbiamo iniziato da Bologna e piano piano ci siamo espansi alle altre città. Era una specie di sfida: vinceva la gloria chi avrebbe raccolto il maggior numero di menù possibili nei vari luoghi”.

Sluurpy non è solo un catalogo di menu con relativi prezzi, infatti elenca anche gli ingredienti e le descrizioni. Ogni ristorante ha una sua pagina, con i contatti, i servizi offerti e la descrizione. A essere toccati sono città grandi e paesi piccoli, da nord a sud della penisola. Insomma, è un sito completo, dove trovare tutte le informazioni necessarie, compresa la previsione del conto che dovremo pagare! Un po’ come entrare di nascosto, sbirciare il posto e il menu e solo in quel momento decidere se sedersi o no. Si evitano brutte sorprese in questo modo. Sluurpy passa con disinvoltura dal ristorante stellato del grande chef di punta del momento al kebabbaro in piazza che inaspettatamente fa il panino più buono della città.

Sluurpy vuole essere uno strumento intuitivo, facile e soprattutto oggettivo per la scelta di un locale.

“Quando leggi le recensioni online tutto può essere inventato o condizionato. Il menù e i prezzi sono l’unica cosa oggettiva. Quindi partendo da quelli siamo arrivati adesso anche ad avere un nostro algoritmo che prende in considerazione tutti i punteggi online e offline e ti consiglia una pizzeria piuttosto che quella accanto. Vogliamo diventare un punto di riferimento solido.”

L’algoritmo (il cosiddetto Sluurpometro) prende in considerazione i voti delle guide e dei siti di settore, tiene conto anche di quelli presenti sulle varie piattaforme online di recensioni. Ben sessanta i parametri analizzati. Quello che viene fuori non può che essere matematicamente affidabile e veritiero, a prova di portafogli.

“Abbiamo iniziato quasi per gioco, con i take-away, perché sono sempre quei volantini che magari ti perdi. Ma poi la gente, confusa dalle recensioni online, ci ha fatto capire di volere un servizio su tutti i ristoranti possibili e oggi sono i ristoratori stessi che mandano i loro menu, spesso aggiornati”.

Sluurpy si è dotato anche di app da scaricare gratuitamente, sia per iOS (6.0 o versioni successive) che per Android.

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