8 Esperimenti Alimentari Che In Italia Hanno Fallito (Per Fortuna)
8 prodotti che in Italia hanno avuto vita breve... perchè quando si pala di mangiare bene, è inutile sottolineare come noi italiani siamo i numeri 1.
8 prodotti che in Italia hanno avuto vita breve... perchè quando si pala di mangiare bene, è inutile sottolineare come noi italiani siamo i numeri 1.
Facciamo una piccola premessa, importante quanto banale.
Come si mangia in Italia, da nessun’altra parte.
Quando siamo all’estero ci lamentiamo in continuazione. Può piacerci il sushi, il cibo cinese, la cucina messicana… ma non sopravviveremmo più di un mese, ma che dico, una settimana, senza pizza, pasta e lasagne della mamma!
Un piatto di spaghetti alla carbonara batte qualsiasi cibo esotico 1000 a zero.
Proprio per questo in Italia sono arrivati prodotti al limite tra il junk_food e l’insensato, che se nel resto del mondo sono diventati un must, da noi sono stati ritirati dal mercato dopo pochi mesi.
Chissà se ve li ricordate.
Magari eravate tra i pochi ad amare questi prodotti, beh, decisamente particolari.
Io li ho assaggiati, ma ammetto di non esserne stata un’amante.
Anzi.
Non sono sicura che si possa trovare ancora ma la cioccolata Milka con il Philadelphia doveva essere l’alternativa light alla Nutella.
Ma mettiamo subito i puntini sulle I.
Non esiste un’alternativa alla Nutella. O è Nutella o passo.
L’acqua al gusto di frutta.
Forse serviva per alleggerire i 2 litri di acqua che dovremmo bere quotidianamente, ma il gusto, diciamo la verità era alquanto insensato.
Un’acqua per inetti.
O sei dentro o sei fuori.
La patatina al gusto di pollo fritto.
Se quelle al formaggio, al peperoncino e al bacon hanno attecchito, questa è stata un clamoroso flop.
Chi ha circa 30 anni l’ha mangiato sicuramente almeno una volta.
In realtà la genialità di questo dolcetto Kinder io la trovavo piuttosto scomoda.
Buono forse, ma vuoi mettere la goduria di un ovetto ufficiale?!
E poi, mica mi ricordo se c’era anche la sorpresa!
Giovanni Rana è il re dei tortellini e dei ravioli (dopo mia nonna), ma il suo tentativo di donare un gusto più internazionale fallì miseramente.
“Puoi friggerli e servirli con le fragole”
“Lessali e accompagnali con scaglie di cocco”.
Ravioli per dessert?! No, grazie.
I Ravioli li preferiamo come primo e con olio e burro fuso.
Un lecca-lecca tondo che pian piano si scioglieva e diventava un chewing-gum.
Ottimo a 14 anni, quando più schifoso è qualcosa più ti piace (vale anche per i ragazzi).
Insomma tolta l’euforia iniziale, la scomodità di questo prodotto per adolescenti brufolosi non ha avuto la meglio.
Per fortuna!
Beh, noi italiani alle pizze surgelate guardiamo sempre con una gran dose di diffidenza.
Figuriamoci se congelate e già condite.
Un impasto gommoso in cui non si capisce dove inizia il condimento e dove la pasta.
Per carità!
Meglio la pizzeria sotto casa, o l’impasto fatto in casa.
Mirtilli e Brie.
Ho capito che “non dire al contadino quanto è buono il formaggio con le pere” … ma questa mi è sembrata un esagerazione che più che l’acquolina in bocca crea nausea.
Utile se contemporaneamente il bar sotto casa ha chiuso e la macchinetta del caffè vi è esplosa.
O se vi hanno interrotto la fornitura di corrente elettrica e vi hanno rubato il frigorifero.
Cose che possono succedere insomma, si sa :)
Sempre sulla cresta dell'onda, non mi sfugge nemmeno uno scoop: le notizie più buffe, scottanti e incredibili passano prima da me!
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