Tenere a lungo i panini incartati nella carta alluminio potrebbe essere un pericolo per la salute, come sottolineato dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervistato da Max Laudadio per Striscia la notizia. Il viceministro all’inviato ha affermato:
Dopo i servizi di Striscia l’istituto Superiore di Sanità ha approfondito la ricerca e confermato che esiste un fenomeno, chiamato “migrazione”, che produce concentrazioni di alluminio negli alimenti con cui l’incarto entra in contatto. Bisogna informare la popolazione e quindi, sul sito del Ministero, saranno presenti indicazioni su come e quando usare questo metallo in cucina. Per esempio, non tenere incartato per ore nei fogli di alluminio il panino del vostro bambino.
Il senatore Pierpaolo Sileri ha lanciato un appello anche alle aziende che producono la carta alluminio:
Serve l’aiuto di tutti perché un utilizzo sbagliato può nuocere alla salute. Inoltre, il Ministero ha scritto alla Commissione Europea per portare questa problematica nelle riunioni sulla sicurezza alimentare.
Secondo il documento pubblicato sul sito del Ministero della Salute e prodotto dal CNSA, dobbiamo prestare particolare attenzione all’alluminio utilizzato negli incarti e vaschette per uso alimentare. Le vaschette in alluminio e i fogli di carta stagnola presentano infatti un certo rischio di cessione negli alimenti con cui sono a contatto.
L’alluminio è un metallo che può accumularsi nel nostro organismo da diverse fonti: se l’accumulo supera la dose tollerabile, si possono avere rischi per la salute, in particolare per il cervello e le ossa. Infatti il documento del CNSA vuole porre l’attenzione sul rischio di cessione di alluminio nei cibi tramite i materiali per la conservazione e si prefigge di limitare i rischi di sovraesposizione nelle fasce più a rischio, cioè bambini sotto i 3 anni, anziani sopra i 65 anni, donne in gravidanza e persone con funzionalità renale compromessa.
Il testo si conclude con un invito a prestare particolare attenzione all’uso corretto di vaschette in alluminio e carta alluminio per cuocere gli alimenti e per conservare i cibi dei bambini, come i panini e le merende per la scuola.
Le alternative alla carta alluminio, prodotto che rappresenta anche una fonte di inquinamento ambientale, del resto non mancano. Un contenitore di vetro oppure un panno trattato con cera d’api rappresentano due soluzioni sicure ed ecologiche. Per quanto riguarda il trasporto dei cibi per la pausa pranzo o per una gita fuori porta, si consiglia di utilizzare la pellicola compostabile, o un semplice tovagliolo di stoffa. Così, in attesa di ulteriori approfondimenti, si preserva la salute senza rinunciare al gusto.
Nella gallery come usare carta alluminio e teglie in alluminio senza rischi per la salute.
Leggere bene le etichette
Leggete sempre l’etichetta dei contenitori/imballaggi per verificare che siano idonei al contatto con gli alimenti.
Alimenti acidi o salati
Evitate di utilizzare la carta alluminio per alimenti fortemente acidi o salati come i pomodori o il succo di limone.
Conservazione in frigorifero
Potete conservare i cibi in carta alluminio oltre le 24 ore solo in frigo o nel congelatore.
Cibi secchi
Potete conservare in carta alluminio oltre le 24 ore a temperatura ambiente solo i cibi secchi come il caffè, frutta secca e la pasta secca.
Vaschette monouso
Non riutilizzare i contenitori in alluminio monouso.
Utilizzo
Evitate di graffiare pentole, padelle e altri contenitori in alluminio durante l’utilizzo.
Cottura in forno
Spesso utilizziamo la carta alluminio per evitare che l’interno del forno si sporchi durante la cottura. È meglio non farlo: il calore, proprio a causa della presenza dell’alluminio, si distribuisce male. L’elettrodomestico, inoltre, potrebbe alla lunga risentirne.
Prodotti abrasivi
Non pulite con prodotti abrasivi i contenitori in alluminio.
Chi deve prestare particolare attenzione
Nei soggetti sani, rassicura il Ministero della Salute, il rischio tossicologico è limitato per via dello scarso assorbimento e della rapida escrezione dell’alluminio. Ci sono però alcune categorie di persone più vulnerabili alla tossicità orale dell’alluminio, che devono quindi prestare particolare attenzione. Tra queste, anziani, bambini sotto i 3 anni, donne in gravidanza e chi soffre di malattie renali che possono ridurre la capacità di smaltire questo materiale.
Le dosi tollerate
Le quantità tollerabili di alluminio settimanali variano in base al peso corporeo e sono di circa 1 milligrammo ogni chilo, quindi indicativamente 70 mg per un adulto di 70 kg, ma solo 20 mg per un bambino di 20 kg.
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