Impastatrice planetaria: i consigli per sceglierla
Cosa c'è da sapere sull'impastatrice planetaria: ecco come si usa, i consigli per pulirla e alcuni modelli tra cui scegliere.
Cosa c'è da sapere sull'impastatrice planetaria: ecco come si usa, i consigli per pulirla e alcuni modelli tra cui scegliere.
Si tratta infatti di un’impastatrice munita di fruste che girano su loro stesse e contemporaneamente intorno al contenitore in dotazione. E inoltre parliamo di un’impastatrice molto più potente di quelle tradizionali.
La domanda che ci si fa spesso in questi casi è: la spesa vale la resa? Certo che sì, tanto più che oggi ci sono modelli dal costo decisamente più abbordabile rispetto al passato.
La spesa vale la resa innanzi tutto perché con l’impastatrice planetaria possiamo fare qualunque cosa ci passi per la testa in cucina: dalla pizza alla pasta, dal pane ai dolci. Insomma, è un attrezzo capace di incontrare tutti i gusti, anche quelli più complicati. Perché in fondo un’impastatrice planetaria semplifica di molto la vita.
In secondo luogo, è facile da utilizzare (rigorosamente seguendo le istruzioni): ciò significa che anche i neofiti delle arti culinarie potrebbero trovare nella planetaria l’attrezzo giusto per approcciarsi nella maniera più corretta a una materia che non è per niente semplice.
Il suo utilizzo non è complicato, perché funziona come qualunque altra impastatrice, anche se la planetaria, come detto, è molto più potente delle impastatrici tradizionali.
Tutte le impastatrici planetarie sono fatte di massima nello stesso modo, perché montano delle fruste (spesso anche in diversi modelli per i diversi utilizzi nei dolci e nei salati) e naturalmente un contenitore.
Sono dotate di un tasto pulse, simile a quello che c’è su alcuni modelli di frullatore, che permette di ottenere un impasto a intermittenza: per alcune ricette infatti può rendersi necessaria qualche interruzione. E c’è, ovviamente, anche un tasto per regolare la velocità della nostra impastatrice, ma i livelli cambiano da modello a modello.
Può sembrare scontato ma non lo è per niente: magari qualcuno pensa che un attrezzo da cucina con pochi tasti sia semplicissimo da usare. E invece no, tanto più che ogni marca e ogni modello possono prevedere utilizzi e modalità differenti: per questo è fondamentale leggere, imparare e conservare il libretto di istruzioni.
Naturalmente soltanto le parti non elettriche della planetaria si lavano. In pratica, si smontano le fruste (seguendo le istruzioni) e il contenitore e si lavano con un sapone per stoviglie. Fruste e contenitore, salvo istruzioni differenti, non vanno lavati in lavastoviglie perché potrebbero deformarsi: ovviamente conta il materiale con cui sono fatte.
Se doveste sporcare anche altre parti della planetaria, togliete lo sporco con una salvietta per oggetti e asciugate accuratamente con un panno morbido. Alcune planetarie però sono anche munite di paraschizzi, per cui il problema non si pone.
Ogni ricetta ha il suo ordine di accorpamento degli ingredienti. Di massima però sono due le filosofie di pensiero alla base: o gli ingredienti vanno tutti insieme nel contenitore della planetaria, oppure vanno versati in diverse fasi, di solito prima i liquidi e poi i solidi. Ma ci sono anche molte altre varianti, per cui bisogna capire di volta in volta e in base alla preparazione.
Abbiamo selezionato su Amazon alcune impastatrici planetarie di differenti marchi in vendita sulla piattaforma di e-commerce. Le abbiamo scelte tra marchi, modelli e prezzi differenti: per ognuna troverete indicate le caratteristiche illustrate dal produttore, ma anche i pro e i contro in base ai giudizi degli utenti che già hanno acquistato un determinato prodotto e l’hanno testato, lasciando una recensione.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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