Avete mai pensato a quanti chili di cibo vengono sprecati ogni giorno? No, non stiamo parlando della fetta di prosciutto che rimane per settimane nel frigo di casa – ma anche quello è un problema di notevole impatto sull’ambiente. Ci riferiamo piuttosto ai ristoranti e ai bar che, a fine giornata, sono costretti a gettare l’invenduto, nonostante nella maggior parte dei casi si tratti di cibo ancora buonissimo. Perché allora non organizzarsi per dare vita a un mercato del cibo invenduto, ovviamente a prezzi ridotti?

È questa l’idea che si cela dietro Too good to go, l’app danese che sta spopolando anche in Italia. Letteralmente, il nome dell’applicazione significa “Troppo buono per essere gettato”, ed è un chiaro riferimento alla qualità del cibo che rischia di venir sprecato. L’inventrice dell’app è Mette Lykke, un’imprenditrice danese di 38 anni che nel 2016 ha deciso di fondare Too good to go. I risultati? Eccezionali: in pochissimi anni, l’app si è rivelata un successo mondiale, diffusa ormai in 11 Paesi con oltre 10 milioni di download.

Come funziona Too good to go? Le attività commerciali che aderiscono all’iniziativa – principalmente ristoranti, bar e gastronomie – preparano ogni sera delle Magic Box in cui inseriscono i prodotti invenduti della giornata, prodotti ancora buonissimi. Chi possiede l’applicazione, grazie alla geolocalizzazione può trovare il locale più vicino in cui ritirare una di queste Magic Box, ad una cifra che va dai 2 ai 6€. Il contenuto di queste confezioni è a sorpresa: chi le acquista lo scoprirà solamente a casa. E così, con una spesa minima, è possibile allestire un pasto completo ed evitare un incredibile spreco alimentare.

Considerando che in Italia, annualmente, vanno gettate nei rifiuti oltre 6 milioni di tonnellate di cibo (corrispondenti a circa 105 miliardi di euro all’anno), l’iniziativa potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione. Sono già in molti i locali (circa 250) che hanno aderito al progetto Too good to go, dando vita ad una rete antispreco al momento presente a Milano, Torino e Bologna – presto anche Roma ne farà parte. A quanto pare, la novità sta già dando i suoi frutti. Eugenio Sapora, general manager per l’Italia, ha rivelato al Fatto Quotidiano:

“Gli utenti sono quasi tutti Millennials, una generazione con meno soldi della precedente ma molto più sensibile al tema dell’ambiente”.

Ad ottenere i migliori risultati, per il momento, sono stati i locali che hanno aderito a Torino. Ben 8 Magic Box su 10 vengono vendute a fine giornata, con record del 97% di vendite ottenuto pochi giorni dopo il lancio. Per dare il proprio contributo per l’ambiente, è sufficiente scaricare l’app, cercare il locale più comodo per le nostre esigenze e prenotare la nostra Magic Box con un semplice click. E se vogliamo proprio essere completamente “green”, non ci resta che portare da casa il nostro contenitore per il cibo: si risparmierà così sull’imballaggio, evitando un ulteriore spreco di materia prima.

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