Secondo un recente studio – pubblicato sulla rivista PLOS Medicine – seguire una dieta sana ed equilibrata può allungare la vita fino a 13 anni, soprattutto se si inizia a nutrirsi bene da giovani.

Lo studio ha prospettato quanto un’alimentazione sana potrebbe incidere sulla longevità di un uomo o di una donna. Cosa accadrebbe se si se sostituisse la carne rossa e gli alimenti ricchi di conservanti (alla base della dieta occidentale) con frutta, verdura, legumi e cereali integrali?

Secondo la ricerca se una donna iniziasse a mangiare in modo ottimale all’età di 20 anni, potrebbe aumentare la durata della sua vita di poco più di 10 anni. Un uomo, invece, potrebbe aggiungere alla sua vita fino a 13 anni.

Seguire una dieta più sana potrebbe allungare la vita anche agli anziani. A partire dall’età di 60 anni, infatti, una donna potrebbe allungare la propria vita di 8 anni. Gli uomini che iniziano una dieta più sana all’età di 60 anni potrebbero aggiungere alla loro vita quasi 9 anni. Da prediligere, soprattutto per gli ottantenni, sarebbe una dieta a base vegetale.

“L’idea che una dieta sana ed equilibrata possa ridurre il rischio di sviluppare malattie croniche e morte prematura è consolidata da tempo”, ha asserito il dottor David Katz, specialista in medicina preventiva e fondatore della fondatore della True Health Initiative. “Una minore insorgenza di malattie croniche comporta logicamente un allungamento della vita”.

Gli alimenti buoni e quelli da evitare

I ricercatori hanno inoltre analizzato i dati presenti nel Global Burden of Disease, un database che tiene traccia di 286 cause di morte, 369 malattie e lesioni e 87 fattori di rischio in 204 paesi del mondo. La ricerca ha riscontrato che i maggiori benefici per quanto riguarda la longevità si ottengono mangiando più legumi, che includono fagioli, piselli e lenticchie. Altrettanto validi sono i cereali integrali, le noci, le mandorle e i pistacchi.

Noci, semi, legumi e cereali integrali contengono più di semplici proteine. Sono infatti naturali fornitori di grassi sani, vitamine, minerali e antiossidanti, generalmente associati a un minor rischio di malattie croniche.

Da bandire dalla dieta sarebbero invece le carni rosse lavorate, come la salsiccia e i vari insaccati. “Ci sono prove sostanziali che la carne lavorata può causare il tumore all’intestino, tanto che l’Organizzazione mondiale della sanità l’ha classificata come cancerogena nel 2015″, ha affermato l’epidemiologo dell’Università di Oxford Tim Key, membro del Comitato consultivo scientifico sulla nutrizione del Dipartimento della salute del Regno Unito.

Sostituire le carni rosse e lavorate con il pollo, il pesce e le proteine ​​vegetali è il modo migliore per migliorare rapidamente la vostra dieta.

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