La carne halal, che fino a qualche tempo fa era venduta solo nelle macellerie islamiche, è ormai presente anche negli scaffali di alcune catene di supermercati. Ma cosa significa di preciso halal?

Il termine significa letteralmente lecito, conforme alla legge.

La definizione halal non viene riferita solamente alla carne, a dir la verità, ma riguarda tutto il cibo, che deve essere preparato secondo i precetti del Corano, e descrive anche l’abbigliamento, il linguaggio e, più in generale, il comportamento che un buon musulmano praticante deve osservare.

Secondo la religione musulmana, la purezza del corpo dipende anche dai cibo che si assume, che deve essere a sua volta puro.

Tuttavia, per quanto riguarda le indicazioni alimentari, esistono interpretazioni differenti della Sura del Corano che ne parla: se tutto il mondo musulmano è concorde nel condividere, ad esempio, il divieto di consumare la carne di maiale, il sangue di animale e l’alcol, è invece interpretato in modi diversi il rito della macellazione.

In ogni caso, la presenza della certificazione halal garantisce ai fedeli di religione musulmana che la carne è stata macellata e lavorata garantendo il rispetto dei precetti islamici, e che quindi può essere consumata.

Il rito della macellazione della carne halal

carne halal
Fonte: web

Entriamo nel dettaglio della macellazione, che riguarda gli aspetti più dibattuti tra i fedeli e chi critica la certificazione halal.

Innanzitutto l’operatore addetto al macello deve essere un musulmano praticante. L’animale, oltre che arrivare vivo al macello, deve essere cosciente durante la macellazione. Questo aspetto è forse il più criticato dai detrattori della macellazione rituale, dalle associazioni di animalisti e da una buona parte dell’opinione pubblica.

L’animale viene ucciso mentre è rivolto verso la Mecca, con un taglio unico e netto che recida un un colpo solo giugulare, carotide, esofago e trachea. Durante il rito vengono pronunciate delle preghiere dedicate ad Allah. Secondo i musulmani, agli animali non vengono inflitte inutili sofferenze proprio in virtù del taglio netto.

L’animale muore quindi per dissanguamento completo. Il sangue dell’animale deve essere eliminato, perché è considerato proibito e per questo motivo, dato che dopo la morte potrebbe rimanere del sangue nella carcassa, bisogna essere certi che tutto il sangue defluisca prima di procedere con qualsiasi altra lavorazione.

La carne halal in Italia

Esiste un regolamento europeo relativo alla protezione degli animali, che prevede di porre  attenzione al benessere egli animali anche durante l’abbattimento. Nella legislazione europea, tuttavia, si conferma il diritto degli Stati membri a operare in deroga al regolamento, rendendo possibile pertanto normare a livello nazionale la macellazione rituale.

In molti paesi europei, tra cui l’Italia, la legge prevede che l’animale sia stordito prima di essere macellato, per evitargli inutili sofferenze. In altri paesi invece, tra i quali Danimarca, Norvegia, Svezia, Belgio e Svizzera, la macellazione rituale è vietata del tutto.

La certificazione

Per ottenere la certificazione halal non esiste un’unica normativa internazionale di riferimento e ciò è dovuto alle differenti interpretazioni del Corano.

Esistono enti preposti alla certificazione che verificano, oltre alla macellazione, tutta la catena della sua produzione, includendo pertanto la logistica, lo stoccaggio della carne e anche il trasporto fino alla destinazione finale, per garantire che la carne non venga in alcun modo in contatto con sostanze proibite. Per quanto riguarda le carni lavorate e conservate, un musulmano praticamente è sempre tenuto a controllare l’etichetta per verificare che non ci siano tra i condimenti e i conservanti ingredienti ritenuti proibiti, come ad esempio l’alcol e la gelatina.

Le carni halal

Non tutte le carni sono considerate lecite, indipendentemente dal modo in cui vengono macellate.

Oltre alla carne di maiale, esplicitamente vietata, sono considerati impuri anche tutti gli animali carnivori, quelli alimentati con carne suina, quelli che si nutrono a loro volta di impurità o di altri animali morti. Sono vietati inoltre i conigli, mentre il cavallo e l’asino sono invece sconsigliati.

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