Mentre c’è chi continua a proporre le varianti più bizzarre di pizza (con esiti non sempre riuscitissimi) noi italiani, veri cultori della dieta mediterranea, abbiamo imparato ad apprezzare sempre più anche la cucina straniera, con una particolare predilezione per il sushi, diventato uno dei cibi preferiti nel nostro Paese .
A dimostrarlo la grandissima quantità di ristoranti giapponesi e di “all you can eat” sparsi in tutta la penisola.
Ma certamente l’idea venuta allo chef Roberto Okabe è non solo per palati finissimi, ma anche per portafogli piuttosto capienti: nel suo ristorante milanese Finger’s garden è infatti possibile mangiare nigiri e sashimi… d’oro.
No, non intendiamo colorati d’oro, con un qualche colorante alimentare, ma letteralmente ricoperti di sottilissime e pregiatissime foglie d’oro, chiaramente commestibili. Se siete curiose di sapere da dove è venuta l’idea al cuoco, e quanto potrebbe costarvi una cena a base di questo bizzarro sushi, sfogliate la gallery.
Da dove è nata l'idea
La scorsa estate un facoltoso cliente, a Porto Cervo, ha chiesto allo chef Roberto Okabe una cena ideata solo per lui, chiedendo che fosse molto costosa e avesse degli elementi d’oro.
Disponibile nel suo ristorante
Roberto ha pensato allora di realizzare un intero menu a base di sushi, usando foglie d’oro per ogni portata, e l’idea è stata talmente apprezzata che ha deciso di portare nel suo ristorante alcuni di quei piatti.
Quanto costa?
Se vi accontentate di scegliere l’oro solo per una portata potete tutto sommato azzardare: un esempio? Tre nighiri d’oro costano 30 euro circa, ma il prezzo può variare a seconda degli ingredienti.
Chi è Roberto Okabe
Si definisce “Hardware giapponese, software brasiliano”, dato che è nato a São Paulo da genitori giapponesi. Arrivato in Italia nel 1997, dopo una breve parentesi di nuovo in Brasile, nel 2004, dopo l’incontro con il calciatore Clarence Seedorf, che diventerà suo socio, fonda il ristorante Finger’s.
Non fatelo a casa!
Sembra una banalità, ma se pensate di sciogliere anelli o braccialetti per provare a imitare il sushi d’oro di Okabe, vi sbagliate: affinché sia essere commestibile e non tossico l’oro deve essere davvero puro e trattato in modo particolare.
Cosa ne pensi?