Champagne è da sempre sinonimo di eleganza, raffinatezza, e di lusso.
Le pregiate bollicine francesi dalla lavorazione unica del suo genere (metodo champenois) sono il suggello di brindisi e cene perfette. Il grande cinema hollywoodiano, si sa, ha contribuito a questo mito.
Del resto è il solo vino di cui si conosca “l’inventore”, l’abate benedettino Dom Pierre Pérignon, vissuto nel XVII secolo e di cui non a caso porta il nome lo Champagne Dom Pérignon, uno dei più pregiati e famosi.

Champagne Dom Pérignon, i tre volti di un’icona

In particolare, il Dom Pérignon viene prodotto esclusivamente come millesimato, ed è la tenuta stessa a decidere se dichiarare o meno l’annata, in base alla qualità della stessa, in ossequio al volere stesso dell’abate da cui prende il nome di “produrre il miglior vino al mondo”.

Chardonnay, Pinot Noir sono le principali uve della Champagne utilizzate per realizzare le cuvée millesimate della Maison, declinate nelle fasi denominate Plénitudes: dalla versione Dom Pérignon Vintage, ovvero commercializzata 9 anni dopo la vendemmia; alla Dom Pérignon P2, che raggiunge la sua pienezza a circa 12 o 15 anni dalla vendemmia; fino alla cuvée rara che va sotto il nome di Dom Pérignon P3, immessa sul mercato dopo 25 anni.

Cibo e champagne: gli abbinamenti per una cena preziosa

Riservato alle occasioni importanti e ai brindisi che scandiscono i momenti cruciali delle nostre vite, lo champagne si presta in realtà a molteplici abbinamenti con il cibo. E, se senz’altro merita un accompagnamento adeguato, sempre più spesso oggi viene degustato a tutto pasto, grazie alla capacità delle inconfondibili bollicini francesi di esaltare cibi storicamente ad esse abbinati, ma anche alcuni piatti all’apparenza “insospettabili”.

Ecco alcuni suggerimenti tradizionali (e altri meno) per abbinamenti cibo e champagne tradizionali o originali.

Antipasti e Dom Pérignon

Partiamo dall’entrée, che anticipa quello che sarà il filo conduttore della cena: grazie al sentore vegetale, il Dom Pérignon risulta adatto a tutti i piatti a base di frutti di mare e crostacei (come appunto nel più tradizionale degli abbinamenti con le ostriche), ma anche con funghi porcini e tartufi. Un consiglio per valorizzare portato apparentemente difficili da abbinare – a base di carne di manzo, polpo, molluschi, carciofi (spesso ritenuti non adatti a degustare vini)? La sapidità del Dom Pérignon P2.

Menu di pesce e Dom Pérignon

Abbinare un Dom Pérignon al pesce significa sempre centrare il bersaglio, quindi tanto vale la pena osare con abbinamenti aromatici. Alcuni esempi? Si va da sapori mediterranei – capesante con arancia e menta – a gusti ben più esotici e sorprendenti, come quelli della cucina thailandese – vongole al cartoccio con salsa di ceci. In questo caso mai sottovalutare la freschezza di uno champagne Rosé.

Menu di carne e Dom Pérignon

Anche gli amanti della carne possono trovare l’abbinamento giusto per un menu a base, ad esempio, di selvaggina, esaltata dal sapore invecchiato dello champagne. Anatra, lepre, cinghiale si sposano alla perfezione con il corpo di un Rosé Vintage Dom Pérignon, in grado di sublimare anche un piatto più tradizionale, come pancetta di maiale croccante, magari accompagnata da una purea di cipolla.

Dessert e Dom Pérignon

La metà della mela per lo champagne Dom Pérignon, per quanto riguarda i dessert, sono tutti i dolci a base di creme, in particolare quella più delicata, la crema chantilly; mentre un Rosé può ben accompagnarsi a dolci a base di cioccolato. Consiglio per puristi? Che sia fondente!

Ricette a base di champagne? Non per puristi, ma per viziosi sì

I più puristi potrebbero non apprezzare ma – la cucina mondiale stellata docet – lo champagne può diventare anche l’ingrediente prezioso per piatti sublimi.
Anche in questo caso, ecco alcune stuzzicanti idee.

A partire da un antipasto ‘forte’ come i crostini con crema di zola e champagne, passando alla delicatezza naturale di un classico intramontabile: il risotto allo champagne puro o in abbinamento con verdure delicate – zucchine o asparagi – o con l’acidità di fragole, lamponi o melagrana. Per quanto riguarda i secondi, lo champagne ben si abbina nelle preparazioni a base di carni bianche come il pollo, oppure di pesci, sia magri che grassi, come il rombo o il salmone.
Per un dessert raffinato, infine,  si può invece optare per il più classico sorbetto allo champagne, oppure virare su un più fantasioso gelato allo champagne o una mousse allo champagne, rigorosamente preparati in casa.

In chiusura, per prendervi definitivamente per la gola, una domanda: avete mai provato ad accompagnare una pizza gourmet con lo champagne? Dovreste!

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