
Ma esiste un modo per preparare la schiscetta perfetta? Certo che no. Trattandosi di qualcosa di molto personale, ognuno avrà le proprie preferenze in quest’ambito, oltre che naturalmente determinate esigenze in termini di allergie e intolleranze. Però esiste una schiscetta ideale e qui daremo dei consigli affinché tutti trovino la propria.
Che cos’è la schiscetta?
Schiscetta è il nome che in dialetto lombardo si dà al contenitore con cui ci si porta il cibo da casa sul lavoro. Naturalmente può essere usata anche per una scampagnata o al mare, ma solitamente le schiscette sono monodose, per cui vanno bene per il pasto di una sola persona.
Il termine, per estensione, ha finito per indicare il cosiddetto pranzo al sacco, per lo più da riscaldare ma anche da consumare a temperatura ambiente.
La prima schiscetta della storia fu disegnata e progettata da Renato Caimi nel 1952. Fu in quel periodo che ci fu un’ampia diffusione di questa usanza e quindi di questo oggetto: l’Italia usciva dalla ricostruzione industriale del dopoguerra e si stava avviando al boom economico. Per cui per molti l’oggetto è un simbolo di occupazione diffusa, di lavoro per molti, di benessere.
Contenitori per schiscetta: tipologie e modelli
In commercio esistono vari contenitori per il pranzo al sacco, che possono essere acquistate nei negozi fisici o sulle piattaforme e-commerce. Le più comuni sono sicuramente le schiscette ermetiche con vari scomparti per le diverse “portate” e anche le posate incluse.
Ma ne esistono altre molto più raffinate e complesse. I materiali più utilizzati sono plastica e metallo. Tra le schiscette più interessanti ci sono:
- la schiscetta termica: consente di mantenere il cibo alla temperatura in cui dovrà essere consumata;
- la schiscetta con scaldavivande: permette a coloro che non hanno un microonde o un fornello al lavoro di riscaldare il proprio pasto in completa autonomia;
- il bento box: viene dalla cultura giapponese ed è fondamentalmente un vassoio in cui vengono sistemati i vari cibi, ma in Giappone viene utilizzata anche in casa data la forma particolarmente elegante, oltre che pratica.
Qui troverete alcuni modelli in vendita su Amazon tra cui scegliere, selezionati in base al numero di recensioni positive ricevute.



Schiscetta bento box Umami
- Qualità alta
- Realmente ermetico
- Comodo da usare e lavare
- Piccolo
- Attenzione alla cottura in microonde
- Difficile da aprire



Schiscetta con scaldavivande Love Begans
- Ben sigillato
- Scalda velocemente
- Pratico in ufficio e in auto
- Rapporto qualità prezzo squilibrata
- Difficile da pulire
- La spia non sempre fa il suo dovere



Schiscetta Sinwind
- Buona qualità
- Adatto ai bambini
- Facile da scaldare e pulire
- Non adatto ai liquidi
- Per alcuni è piccolo
- Non è ermetico



Schiscetta Bibury
- Comodo da usare
- I cibi non si mescolano
- Ottima estetica
- Non adatto a liquidi
- Poco resistente
- A temperature alte si deforma
8 ricette per la schiscetta in pausa pranzo
Abbiamo selezionato da Instagram 8 idee per ricette ideali, in modo che diversi tipi di gusto personale possano trovare la schiscetta che fa al caso proprio. Da quelle che presentano vari gruppi alimentari a chi desidera solo frutta in pausa pranzo, fino a chi opta per un break che stia attento alla forma oltre che alla sostanza.
1. Udon, riso e verdure
È una schiscetta in stile asiatico, con diversi cibi che vengono messi insieme nello stesso scomparto. Comprende udon saltati in padella con varie verdure, come pomodori, peperoni, barbabietole e lattuga. Completano la schiscetta un uovo sodo e del riso bollito.
Per preparare gli udon, si saltano prima in una padella con un fondo d’olio le verdure scelte, dopo che le avete lavate e pulite. Intanto bollite gli udon in acqua salata per pochi minuti. A fine cottura, saltate in padella gli udon per un paio di minuti dopo averli scolati.
2. Un sandwich speciale
Il sandwich è fatto con pane croissant, imbottito con prosciutto cotto e cetrioli a fettine. Nella schiscetta anche uno yogurt e fettine di mela.
3. Un pasto completo
In uno scomparto troviamo spaghetti tricolore con formaggio, in un altro cacciatorino e cheddar a fette, in un altro frutta (fragole e more), e nell’ultimo dei wafer. Gli spaghetti tricolore sono semplicemente bolliti e farciti con burro e pramigiano.
4. Un mix di verdure al vapore
Qui un piatto completo di verdure cotte al vapore: carciofi, funghi di diverso tipo, pomodori e cetriolo. Ovviamente con un fondo di riso bollito.
5. Per i ghiottoni
Questa è una schiscetta pro: zuppa di fagioli, indivia e prosciutto con besciamella al forno, funghi bolliti, tortini di spinaci e patate al forno.
La zuppa di fagioli consiste nei classici fagioli bolliti: si cuociono a fuoco vivo in acqua con cipolla, carota e sedano tritati per una decina di minuti, si elimina la schiumetta e si conclude la cottura a fuoco lento per altri 40 minuti. Gli spinaci per il tortino vengono invece saltati in padella e poi addensati con patate bollite e schiacciate, uovo e parmigiano grattugiato.
6. Per chi si ama
Secondo, frutta e dolce a tema amore: fette di prosciutto condite con formaggio e maionese, cetrioli, albicocche, biscotti con marmellata e fragole intinte nella glassa.
7. Un po' di allegria
Un classico panino con prosciutto e formaggio insieme con chips di cereali, mirtilli e cavoli cotti al vapore.
8. La schiscetta eclettica
In uno scomparto troviamo pasta bollita e farcita con formaggio, erba cipollina e straccetti di pollo panato e fritto. C’è un altro scomparto dedicato a cetrioli e carote con salsa dressing. E ancora biscottini, lamponi e una moneta di cioccolata.
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