Qual è il posto giusto – nel proprio frigorifero – per conservare il cartone di latte aperto? Molte persone risponderebbero nello sportello, perché c’è il vano apposito per i liquidi già iniziati e quindi è più comodo così. Ma si tratta in effetti del luogo più sbagliato in cui conservare qualcosa che è tanto delicato e deperibile, perfino quando parliamo di latte a lunga conservazione. Il latte, inoltre, è un ingrediente essenziale per la maggior parte dei dolci, come questi deliziosi biscotti mostrati in questo video:

Per capire quale sia questo posto giusto, dobbiamo fare un passo indietro e cercare di evidenziare che non tutti i frigoriferi sono uguali. I frigoriferi, infatti possiedono due grandi scomparti, quello dedicato al raffreddamento lieve, con una temperatura a quattro livelli, che di solito va da 1 a 4°C – dove si accende la lampadina, in altre parole, a meno che non ce l’abbiate fulminata da tempo immemore – e lo scomparto per il congelamento, dove la temperatura scende sotto 0°C. Questo secondo scomparto può essere collocato sulla parte superiore del frigorifero o sulla parte inferiore del frigorifero. Fatto sta che nello scomparto di raffreddamento, la zona più fredda è proprio quella più vicina al congelatore. È lì che di solito collochiamo gli alimenti facilmente deperibili, come la carne cruda che dovremo consumare a breve, il pesce da cucinare in giornata – quanto più in fondo possibile e coperto da un telo di cotone se parliamo di crostacei vivi o le cozze più disparate – mentre il latte va posto nel vano centrale.

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Sì, il latte, perché stando all’Huffington Post, la gustosa bevanda bianca che si trova in tutte le case, deve essere posta non nel luogo più freddo del frigorifero, ma neppure in quello meno freddo e sicuramente non nello sportello, che è sottoposto a continui cambi di temperatura, dato che apriamo e chiudiamo l’elettrodomestico con maggiore o minore frequenza secondo le nostre abitudini. Non parliamo ovviamente solo del latte vaccino, ma anche della conservazione del latte materno, della formula lattea e perfino del latte vegetale. La conservazione è tutto per un alimento che si usa soprattutto a colazione ma non solo. La conservazione è importante in generale, ma non dobbiamo assolutamente trascurare il particolare.

Nel vano centrale, dove mettiamo il latte, ci vanno anche gli altri prodotti caseari, come lo yogurt, i formaggi – in particolare quelli freschi o a pasta molle, come la feta o il gorgonzola al mascarpone – e il burro. Nello sportello invece va tutto ciò che ha dei conservanti naturali, come i succhi di frutta, le marmellate, le mostarde, le conserve, la maionese e le salse simili, oltre che bevande gassate oppure acqua. Vino e birra andranno da un’altra parte, dove la temperatura non ammette sbalzi, a meno che non parliamo di vino rosso che si mette per qualche minuto in frigo quando fa troppo caldo, per fargli raggiungere la temperatura di servizio. E lì va bene anche lo sportello.

I ripiani maggiormente lontani dal congelatore possono contenere gli avanzi, la cioccolata se fa troppo caldo e magari anche i salumi, soprattutto se parliamo di cacciatorini e non di affettati, per i quali c’è spesso un cassetto apposito insieme ai formaggi. Tra ciò che è sconsigliato conservare in frigo ci sono i pomodori, perché perdono sapore e la cipolla – ma se la cipolla la mettete in un sacchetto frigo risolverete comunque. Sono soprattutto latte e prodotti caseari che prendono l’odore di cipolla. Ovviamente è bene non tenere il pane, che si rovina, l’aglio che acquista acquosità, il miele che si rapprende e fa i cristalli, il melone che tende a indurirsi e il caffè che può perdere l’aroma. Infine è sconsigliato aggiungere cibi caldi nel frigorifero – quando mettiamo gli avanzi, dobbiamo aspettare che si raffreddino – perché la temperatura complessiva dell’elettrodomestico ne risentirebbe, e alla lunga il frigo stesso si rovinerebbe.

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