Se siete degli habitué di Instagram, sicuramente non vi sarà sfuggita l’ultima mania: il Dalgona Coffee.

Il successo di questa bevanda unisce molti fattori: è bello da vedere e quindi instagrammabile, è un comfort food e quindi ci piace gustarcelo perché ci sembra una coccola che facciamo a noi stessi, ha un sapore simile alla caramella mou e questo ci fa tornare bambini entusiasti per qualche momento. Ma come nasce il fenomeno?

Come per il Fluffy Coffee, altro grande trend di Instagram, anche il Dalgona Coffee viene dalla Corea del Sud e, come spiega Vanity Fair, si tratta di uno street food tipico della lontana nazione asiatica. Il nome viene da una caramella tipica della Corea, simile appunto alle mou, che contiene olio, zucchero e bicarbonato. Le caramelle dalgona vengono vendute agli angoli delle strade e, va da sé, non sono solo roba da bambini, anche in virtù del fatto che sono un po’ meno dolci delle mou. Com’è accaduto che una caramella si sia trasformata in una bevanda a base di caffè?

Sostanzialmente, le caramelle dalgona hanno fornito la base filosofica e l’estetica del Dalgona Coffee, che per la sua preparazione consta di acqua, zucchero e caffè istantaneo. Sì, magari a noi italiani viene un colpo ogni volta che sentiamo «caffè istantaneo», ma forse possiamo almeno provare qualcosa che viene da un Paese esotico e poi decidere se ci piace o no. Tra l’altro, mettetevi l’anima in pace: non si può preparare il caffè-dalgona con l’espresso del bar o il caffè di moka o macchinetta casalinga, perché la consistenza spumosa si ottiene solo con il caffè istantaneo, a causa delle differenze nel processo di essiccazione dei chicchi di caffè.

Questi tre ingredienti che abbiamo citato (acqua, zucchero e caffè) vengono mescolati insieme con delle fruste, montati fino a ottenere una spuma, una sorta di mousse cremosa e decisamente golosa. L’aspetto è praticamente quello di un cappuccino al contrario. Nel cappuccino (ma anche nell’espressino salentino, mokaccino o marocchino che dir si voglia), c’è in basso il caffè e in superficie la schiuma di latte, magari sormontata da polvere di cacao. Nel Dalgona Coffee, in basso c’è un’amalgama di latte e ghiaccio, in superficie la succitata mousse a base di caffè. Dato che la consistenza della mousse le permette di restare in superficie, si può pensare di guarnire analogamente la bevanda con granella di nocciole o magari appunto polvere di cacao, per rendere il tutto ancor più goloso, o ancora confettini bianchi o colorati.

A testimoniare che le culture di tutto il mondo hanno spesso cose in comune, lo stesso Vanity Fair sottolinea come la mousse del Dalgona Coffee presenti dei punti in comune con una spuma che si prepara a Napoli. Vice ha messo invece in evidenza come questa bevanda assomigli a una bevanda indiana, il phenti hui coffee, in cui però lo spazio di mousse di caffè e latte sono invertiti (sotto mousse e sopra latte).

Si consuma in maniera analoga all’espressino: la crema si mangia con il cucchiaio e quello che resta si mescola al latte sotto e infine si beve. Poi naturalmente ognuno può consumare il Dalgona Coffee come meglio preferisce. Su Instagram esistono moltissimi modelli di ricette che pur aderendo alla preparazione originale, prevedono qualche piccola differenza per la guarnizione. E naturalmente negli scatti non mancano biscottini e cioccolatini di contorno.

La moda del Dalgona Coffee si è diffusa a macchia d’olio in tutto il mondo anche grazie all’iniziativa di uno youtuber coreano, tale 뚤기ddulgi, su Instagram e Tik Tok, cui hanno aderito molte decine di migliaia di persone, che hanno mostrato sui social i propri procedimenti, nonché i risultati finali della propria bevanda.

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