Mise en place: quando anche apparecchiare la tavola può diventare un'arte
Cos'è la mise en place? Scopriamo insieme la sua origine e come apparecchiare la tavola con uno stile perfetto e originale.
Cos'è la mise en place? Scopriamo insieme la sua origine e come apparecchiare la tavola con uno stile perfetto e originale.
Apparecchiare la tavola in modo creativo, raffinato e originale, infatti, è il modo migliore per stupire i vostri ospiti (ma anche voi stessi) e rendere quella fredda superficie piana una vera e propria opera d’arte.
Ma cosa significa esattamente “mise en place” e perché l’ordine in cui si dispongono piatti, posate e bicchieri è importante anche se non siete in presenza di qualche illustre personaggio? Scopriamolo insieme.
La traduzione letterale delle parole “mise en place” è “messa sul posto” o, per dirla più semplicemente, ogni cosa al suo posto.
Questo termine viene comunemente usato per indicare l’allestimento della tavola, che può cambiare a seconda dell’occasione, dell’importanza dei commensali o del tipo di servizio richiesto (questo soprattutto nei ristoranti). Ma da dove arriva questa espressione?
Per conoscere l’origine della mise en place bisogna andare in Francia, intorno al XVI secolo, quando il vescovo Giovanni Della Casa scrisse il primo trattato che riuniva tutte le regole da adottare per il rispetto delle buone maniere, il Galateo overo de’ costumi, più comunemente noto come galateo.
Un insieme di regole estetiche e di comportamento, quindi, nulla a che vedere con la voglia irrefrenabile di lasciare tutti a bocca aperta a ogni cena o con la necessità di soddisfare il proprio spirito da perfezionisti.
Ovviamente nel corso degli anni sono cambiate molte cose e molte altre sono state dimenticate. Ma se è vero che avere i gomiti sul tavolo è un comportamento che passa quasi inosservato e anche vero che una tavola ben apparecchiata viene notata (e commentata) subito.
Ecco allora che conoscere la giusta posizione per ogni cosa regala la possibilità di presentare al meglio i vostri piatti, stupendo gli ospiti e, soprattutto, deliziando voi stessi. Ma come si fa una mise en place da manuale?
Anche un tavolo apparecchiato ha una sua versione “di base”. Poche cose ma disposte nel giusto ordine: tovagliolo o sottopiatto al centro, una o due forchette disposte sulla sinistra, un coltello sulla destra e il bicchiere accanto alla punta del coltello.
Una versione light, da tutti i giorni. Se però volessimo seguire tutte le regole del galateo e realizzare una mise en place da far invidia alla Regina Elisabetta ecco come dovremmo fare. Prendete carta e penna e segnatevi queste semplici ma importantissime regole per una tavola davvero impeccabile.
Prima di pensare a come disporre ogni cosa pensate a chi dovrà accomodarsi alla vostra tavola. La comodità degli ospiti deve essere la vostra priorità. Secondo il galateo, le sedie, rigorosamente tutte uguali, devono essere distanti minimo 50 cm l’una dall’altra, per consentire all’invitato di mangiare e conversare comodamente.
Dando per scontato che sia ben stirata, la tovaglia dovrebbe essere presa di una misura adeguata al tavolo, prevedendo una caduta ai lati di circa 40 cm.
I tovaglioli, meglio se di stoffa e coordinati alla tovaglia, devono essere posti sulla sinistra del sottopiatto, oltre le forchette anche se, in occasioni non formali, può essere disposto al centro del piatto.
Se si opta per dei tovaglioli di carta, questi devono essere spessi e morbidi e comunque in tinta con la tovaglia scelta. Attenzione poi alla sobrietà. Il galateo prevede una certa dose di eleganza e per questo i tovaglioli non possono essere piegati in modo eccentrico o con forme diverse da quelle più tradizionali.
Secondo il galateo, una perfetta mise en place prevede diverse tipologie di piatti, da sovrapporre l’uno all’altro.
Il primo è il sottopiatto che può essere di forme e materiali diversi, dal vetro all’argento, colorati o trasparenti, basta che sia della stessa forma dei piatti scelti per le varie portate.
Questo, oltre ad impreziosire la vostra mise en place, serve anche come distanziometro tra un commensale e l’altro, delineandone perfettamente il posto.
Dopo il sottopiatto vengono posti il piatto piano (quello dei secondi), un altro piatto piano leggermente più piccolo per i primi come pasta o risotti, un piattino per la frutta o gli antipasti e per finire, se la cena o il pranzo prevedono portate liquide come brodi o ministre, un piatto fondo o una ciotola.
Ovviamente questa disposizione va benissimo se avete deciso di servire direttamente a tavola. Se, invece, siete amanti delle decorazioni e della sottile arte dell’impiattamento, sarà sufficiente mettere un sottopiatto e un piatto piano.
Infine, il piattino del pane (si c’è anche questo) va posizionato a sinistra del sottopiatto.
Se pensate che forchetta e coltello sul tovagliolo sia il massimo della sciccheria, forse non avete letto il galateo. Una perfetta mise en place, infatti, prevede una vera e propria parata di posate, 4 tipi di forchette, 3 di coltelli e 2 di cucchiai.
Le forchette vanno sistemate a sinistra dei piatti, rivolte verso l’alto. Partendo dall’interno si trova quella per il secondo, quella del primo o del pesce (al centro) e quella dell’antipasto all’esterno. La forchetta da frutta o da dessert va posizionate in alto e al centro rispetto ai piatti e con il manico rivolto verso sinistra.
Il coltello viene posto alla destra del sottopiatto con la lama rivolta verso l’interno, seguito dal coltello del pesce (se previsto nel menù). Il coltello da frutta, invece, viene messo sotto la forchetta da frutta ma con il manico rivolto verso destra.
Infine, i cucchiai. Quello da minestra viene posizionato sulla destra del piatto, dopo i coltelli e rivolto verso il basso, mentre quello per le creme dolci, deve stare in alto, al centro, sopra la forchetta da dessert e con il manico che punta a destra.
I bicchieri sono uno degli elementi più d’impatto della tavola. Calici, flûte, bicchieri per l’acqua, ognuno con una funzione ben precisa.
I bicchieri sono disposti in alto a destra, in ordine decrescente e obliquamente, partendo dal bicchiere per l’acqua (il più grande in alto), poi quello del vino rosso e quello del vino bianco, prestando attenzione che quest’ultimo sia in linea con la punta del coltello.
La flûte, invece, deve essere messa tra il calice da vino bianco e quello del vino rosso, alle loro spalle.
Una mise en place davvero regale e che non lascia nulla al caso. Bellissima, certo, ma forse un po’ troppo impegnativa per una serata del XXI secolo tra amici o con il partner.
Come fare, quindi, per “svecchiare” le regole del galateo e creare una mise en place più moderna o vicina ai propri gusti?
Conoscendo tutte le regole diventa molto più facile infrangerle, dando libero sfogo alla fantasia e mantenendo comunque un certo stile e tutta l’eleganza necessaria per creare una mise en place bella e funzionale.
Ovviamente non tutti hanno la possibilità, lo spazio o la voglia di apparecchiare la tavola con tutto ciò che viene richiesto dal galateo. Su cosa puntare quindi? Semplice, sull’originalità.
Ecco allora qualche idea per rendere la vostra tavola una vera opera d’arte contemporanea.
Un’idea originale per abbellire la vostra tavola è quella di vestirla con un abito a tema. Qualche esempio?
Potete optare per un omaggio alle stagioni, puntando sui loro colori tipici e inserendo qualche decorativo come delle foglie, fiori o della frutta a modi centrotavola.
Oppure perché non sbizzarrirsi con una mise en place ispirata a un film? Una tavola apparecchiata come quella del Salone di Hogwarts in Harry Potter o magari ispirata a una delle cene organizzate a casa di Monica in Friends o di qualunque altra serie del cuore.
Un altro modo per personalizzare la vostra mise en place è quella di stravolgere un po’ gli elementi di base. Che ne dite, per esempio, di mettere da parte la classica tovaglia e utilizzare, invece, delle tovagliette americane?
Ce ne sono di tantissimi tipi, di plastica colorata, di stoffa o di legno, comode e pratiche da usare. Un modo alternativo di impreziosire ogni singolo posto rendendolo unico e completo.
Se il vostro tavolo, poi, è particolarmente bello, magari di legno o di pietra, potreste valorizzarlo posizionando i vostri piatti direttamente sulla superficie, giocando con il colore a contrasto dei tovaglioli o dei sottobicchieri.
Il colore può essere usato anche nella scelta dei piatti. Certo il bianco è elegante e raffinato. Ma perché non provare a stupire con colori forti, vivaci e magari, in linea con la classica disposizione da galateo, sovrapporre piatti di cromie diverse.
Un altro modo per essere davvero originali è quello di giocare con le forme. Optare per dei piatti diversi, magari intervallandone uno tondo con un quadrato, darà dinamicità alla vostra tavola e un tocco di eccentricità piacevole alla vista.
Un’idea? Per gli antipasti, invece dei piattini, possono essere utilizzate delle piastre in pietra o in ardesia naturale o dei piccoli taglieri in legno, uno per ogni commensale.
Ebbene sì, anche quando si parla di mise en place i dettagli rappresentano quel tocco in più che dona carattere e originalità alla tavola. Ma su cosa è meglio puntare per non rischiare di mettere un’accozzaglia di oggetti disarmonici e senza senso?
Per esempio, sulle bevande, utilizzando delle caraffe per l’acqua o un decanter per il vino. Un’idea semplice e di buon gusto.
Anche posare direttamente sul tavolo i condimenti, su più punti per facilitare i commensali, o aggiungere dei piccoli segnaposti in corrispondenza dei piatti, magari giocando con dei nastri sui tovaglioli, possono essere delle idee creative e semplici da realizzare.
E che ne dite poi di trasformare il tavolo in un enorme piatto da portata? Con una mise en place minimal ed essenziale, sarà il cibo disposto al centro della tavola a fare da padrone, donandogli carisma e unicità.
Insomma, una cena o un pranzo possono essere davvero delle buone occasioni per dare libero sfogo alla vostra fantasia e ai vostri gusti.
In fin dei conti se è pur vero che il galateo da delle linee guida per una mise en place perfetta, è vero anche che per ognuno la perfezione è quel qualcosa che fa stare bene, che soddisfa gli occhi e lo spirito e che dona gioia.
Quindi, guardatevi intorno, liberate la vostra creatività e buona mise en place.
Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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