12 piatti tipici per la cena della Vigilia di Natale
Alcuni consigli sui piatti tipici della cena per la vigilia di Natale da preparare in casa: alcuni grandi classici da nord a sud, più alcune ricette furbe.
Alcuni consigli sui piatti tipici della cena per la vigilia di Natale da preparare in casa: alcuni grandi classici da nord a sud, più alcune ricette furbe.
L’Italia proviene da una secolare tradizione contadina nell’enogastronomia, e questa tradizione fu influenzata nel tempo dalla spiritualità cristiana ma anche e soprattutto dai ritmi di lavoro nei campi, nella pesca e nell’allevamento, che spesso furono associati a una ricorrenza religiosa.
Uno degli antipasti per la cena della vigilia di Natale è rappresentato dai crostini di benvenuto. Sono molto semplici da preparare, perché consistono in fette di baguette che vengono abbrustolite e condite nei modi più vari: per esempio con una purea di legumi, oppure con semplice pomodoro, aglio e olio, come fossero bruschette.
Lo stesso discorso vale per i profiterole salati. Si preparano infatti dei bignè con la pasta choux, e questi vengono riempiti con insalata russa, oppure formaggio spalmabile e straccetti di salmone, paté di fegatini di pollo, o quello che preferite.
Ultimo tra gli antipasti che vi proponiamo è la classica insalata di mare, che si ottiene bollendo molluschi e crostacei, per poi condirli. Per quanto riguarda le quantità, potete calcolare 1 chilo di calamari ogni 4 persone, un gamberone a testa, una decina di vongole a persona, per esempio. Se usate fasolari o tartufi di mare, che sono più grandi e carnosi delle vongole, riducete la quantità dei molluschi di due terzi.
Dopo aver pulito e bollito i vostri ingredienti dal mare, aggiustate di sale e di pepe, aggiungete succo di limone e un filo di olio di oliva. Opzionalmente potete aggiungere anche altra verdura sottolio o sottaceto.
Si tratta di pasta ripiena vegetariana tipica del nord Italia. L’impasto per le sfoglie dei tortelli di zucca consiste in un’amalgama di acqua, uova e farina, mentre nel ripieno ci va la polpa di zucca. Per prepararli potete usare un raviolatore, che rende tutto più semplice. Questi ravioli si fanno bollire in acqua salata e, dopo essere stati scolati, vengono conditi con burro e salvia.
Il più semplice dei piatti può essere anche il più gustoso. Le linguine ai ricci si preparano facendo semplicemente bollire le linguine in acqua salata e poi condendole con un filo d’olio e le linguette crude dei ricci. Se usate i ricci imperiali, possono bastarvi 10 ricci ogni 4 persone a tavola.
La pasta alla livornese consiste nella preparazione in umido di un condimento per la pasta, a base di filetti di pesce (o anche calamari e gamberi), con un sugo realizzato con pomodorini freschi, cipolla tritata, un po’ di concentrato di pomodoro, e un po’ di brodo o di vino bianco. Il condimento, che si prepara in pignatta, andrà quindi a insaporire la pasta: solitamente si usano spaghetti o bucatini, ma potete scegliere il taglio che più vi aggrada.
Non c’è vigilia di Natale senza capitone. L’anguilla si acquista viva (per farla spurgare), si taglia a pezzi per poi essere marinata nel sale, nel pepe e nel limone. I pezzi di capitone, dopo essere lasciati riposare, vengono arrostiti sulla brace, nel caminetto o sul barbecue.
Il baccalà in casseruola è un grande classico della vigilia di Natale nel meridione d’Italia. Si prepara cuocendo il baccalà in una casseruola con olio di oliva, polpa di pomodoro, capperi e olive nere. Prevedete un chilo di baccalà ogni 4 persone e 400 grammi di pelati: all’incirca le proporzioni per il piatto sono queste.
In questa ricetta si mescolano maionese a piselli freschi, carote e patate che vengono bollite e tagliate a cubetti. Si fodera una forma di pesce con della pellicola per alimenti, e l’insalata russa si compatta all’interno per poi essere posta in frigo: quando si serve, basta rivoltare la forma su un piatto con decori natalizi ed eliminare la pellicola.
Gli struffoli consistono in cubetti di pasta che vengono fritti e conditi con miele e confettini colorati. Si tratta di un dessert natalizio comune a varie zone d’Italia seppur con nomi differenti.
Le pittole sono un piatto pugliese che solitamente si consuma salato. Consiste in un impasto lievitato e fritto, a base di farina e acqua. La differenza del dessert rispetto al piatto salato è che nel dessert l’impasto non è condito, ma si lascia in bianco. Le pittole verranno farcite solo successivamente con abbondante miele.
Anche questa è una ricetta natalizia, tipica della Liguria e della Toscana. Il pandolce alle uvette si prepara con un impasto a base di farina, zucchero, uova e burro, e l’impasto è farcito con canditi e uva sultanina, oltre che con un bicchierino di Marsala.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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