Benefici dubbi e tante controindicazioni: cosa sapere sul caffè al ginseng
Si dice che il caffè al ginseng possegga molti benefici, ma la scienza non l'ha provato: cosa dobbiamo sapere su questa bevanda.
Si dice che il caffè al ginseng possegga molti benefici, ma la scienza non l'ha provato: cosa dobbiamo sapere su questa bevanda.
Qui tuttavia diamo come sempre solo delle informazioni di massima: ogni persona e diversa e ognuno conosce il proprio stato di salute e le relative necessità, per cui è sempre meglio confrontarsi con un medico, anche e soprattutto quando si prendono decisioni relative alle proprie abitudini alimentari.
Humanitas descrive il caffè al ginseng come una bevanda in cui c’è del caffè classico ma anche la polvere ricavata dalla radice di ginseng. Quest’ultimo è una pianta che fa parte della famiglia delle Araliaceae.
Wisconsin Growing Ginseng spiega che il caffè al ginseng si può preparare macinando insieme i chicchi di caffè con le radici intere o i rebbi di ginseng. Esistono tuttavia in commercio polveri già pronte oppure cialde per tutte le macchinette in commercio: si tratta sempre più di un prodotto di ampio consumo e quindi anche le aziende locali si sono attrezzate per fornirlo ai propri clienti, e quindi non solo a bar e locali.
Se con la macchinetta posizioniamo la cialda e riempiamo il serbatoio dell’acqua, non c’è grande differenza per il caffè al ginseng con la moka. Si mescola infatti un po’ meno della quantità di caffè che solitamente utilizzate a 2 grammi di povere di ginseng (più o meno un cucchiaino), si riempie la parte inferiore della moka d’acqua e si posiziona la polvere nel filtro, si mette la moka sul fornello e si attende che la bevanda “salga” per poi consumarla.
Su Humanitas sono riportate le proprietà nutrizionali del caffè al ginseng: contiene 83 calorie e ha il 48% di grassi, il 31% di carboidrati, mentre il resto sono proteine. Contiene inoltre potassio, sodio, calcio, ferro, oltre che le vitamine A e C. Secondo Wisconsin Growing Ginseng, il ginseng è un’erba nootropica e adattogena: migliorerebbe l’attenzione e la calma, poiché ridurrebbe nell’organismo il cortisolo da stress.
I benefici associati sono molti, ma non sono mai stati provati dalla scienza. Si dice che il caffè al ginseng abbia proprietà calmanti e rinvigorenti al tempo stesso, che migliori la circolazione sanguigna e stabilizzi la pressione, e che aiuterebbe l’intestino a funzionare meglio, anche grazie a una buona digestione.
C’è però da dire che alcune di queste funzioni sono relative anche al caffè tradizionale, con cui la polvere di ginseng viene mescolata: però la bevanda in sé non agita tanto le persone sensibili alla caffeina, perché ne contiene meno. Tuttavia si dice che abbia effetti benefici anche sulla concentrazione e sull’attenzione, che è un effetto tipico del caffè tradizionale.
Non tutti possono bere il caffè al ginseng, perché potrebbe interferire con l’assunzione di sostanze e farmaci. Humanitas cita l’interferenza con il warfarin, gli immunosoppressori, i Mao inibitori, l’insulina. Poi va ricordato appunto che insieme al ginseng c’è il caffè, che a propria volta potrebbe interferire con efedrina, clozapina e altri antibiotici o principi attivi.
Non si dovrebbe comunque consumare caffè (di cui la bevanda al ginseng, ribadiamo ancora una volta, è parte) se si soffre di ansia, disturbi emorragici, pressione alta o altri problemi cardiovascolari, diarrea, sindrome del colon irritabile, diabete, glaucoma e osteoporosi. Il ginseng vero e proprio potrebbe essere problematico con
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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