Cibi Insospettabili che i Vegani Non Possono Mangiare
Ci sono alcuni cibi davvero insospettabili che un vegano non può mangiare perché nascondono tra gli ingredienti alcuni derivati degli animali: ecco quali!
Ci sono alcuni cibi davvero insospettabili che un vegano non può mangiare perché nascondono tra gli ingredienti alcuni derivati degli animali: ecco quali!
Mangiare vegano non è certo la cosa più facile del mondo.
I cibi da evitare sembrano pochi, perché possono essere raccolti in tutti quelli che contengono proteine animali e i loro derivati, ma in realtà sono davvero parecchi.
Infatti non si parla di eliminare dalla dieta solo la carne o il pesce, ma anche latticini, uova e persino il miele, perché prodotto dalle api.
Eppure non finisce qui: in commercio ci sono infatti tanti prodotti che contengono derivati animali: a volte questi balzano all’occhio subito, altre volte sono ben nascosti nell’etichetta o ancora, semplicemente, non ce lo si sarebbe mai aspettato.
E allora ecco la lista degli insospettabili cibi che un vegano non può mangiare:
Come il pane? Cosa c’entrano i derivati animali con il pane?
Dovete sapere che parecchio del pane in commercio contiene lo strutto, un prodotto ottenuto per fusione dei grassi presenti nel tessuto adiposo del maiale.
Lo strutto viene usato per far restare il pane morbido più a lungo ed è quindi quasi sempre presente nel pane a cassetta industriale o nel pan carré, ma viene usato anche dai fornai.
Sempre meglio quindi leggere l’etichetta o chiedere al fornaio, o ancora farselo in casa!
Che cosa ci può essere di “pericoloso” in delle patatine fritte nell’olio (anche se l’olio può essere di dubbia qualità)?
La risposta è il sego, del grasso derivato dalle mucche, con cui le patatine vengono unte prima di essere fritte oppure con cui si unge il sacchetto.
Anche qui attenzione!
Le gomme da masticare nascondono un nemico insidioso: la lanolina.
Di che cosa si tratta? È un derivato dal vello della pecora.
La cosa dovrebbe far storcere il naso a chiunque.
Anche se una caramella può sembrare innocua, per un vegano non lo è (e nemmeno per un dentista che combatte le carie).
Infatti parecchie caramelle in commercio contengono tra gli ingredienti lo stearato, un derivato del grasso animale.
Anche qui, chiunque dovrebbe pensarci due volte prima di comprare un pacchetto di caramelle senza aver letto l’etichetta!
Zucchero bianco o zucchero di canna?
Nessuno dei due, almeno che sulla confezione non sia specificato che è adatto ai vegani.
Infatti lo zucchero, durante la lavorazione, viene filtrato con filtri di origine animale.
Un vegano non può dunque bersi una birra?
No, se questa contiene isinglass, un chiarificante naturale, ricavato dalla vescica natatoria dei pesci, usato per far decantare il lievito in sospensione durante la fermentazione.
È una sostanza che poi viene tolta dalla birra, ma potrebbe lasciare tracce.
Anche le famosissime caramelle, nella loro versione rossa, non sono adatte a un vegano.
Infatti il loro colore rosso è dovuto alla presenza di cocciniglia, un colorante che deriva da un insetto.
Che brutta cosa!
Creativa, disordinata, lunatica, con la passione per tutto ciò che è ottocentesco, ricorda Parigi o ha a che fare con Victor Hugo. Amo la letteratura, la moda, le camminate in montagna, i dolci al cioccolato e le serie televisive ...
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