Cremor tartaro, il lievito per tutti i regimi alimentari
Che cos'è il tremor tartaro? Come si usa? È solo per i dolci? Dove possiamo comprarlo? Qui risponderemo a tutti i vostri dubbi sul lievito naturale.
Che cos'è il tremor tartaro? Come si usa? È solo per i dolci? Dove possiamo comprarlo? Qui risponderemo a tutti i vostri dubbi sul lievito naturale.
L’abbiamo letto in molte ricette, specialmente quelle non autoctone ma non solo, tuttavia spesso siamo rimaste con il dubbio: dobbiamo per forza usare il cremor tartaro? Forse i nostri dubbi si trovano tutti in quel nome – e no, non è qualcosa che provoca il mal di denti. Viene chiamato anche cremor di tartaro o bitartarato di potassio e non è nient’altro che un lievito, un lievito naturale che può essere sostituito alle preparazioni che prevedano lieviti industriali o lievito di birra. Ci sono molti vantaggi in questo utilizzo: innanzi tutto la riuscita della ricetta, anche se qualche volta si devono apportare delle correzioni, ma anche il fatto di venir incontro a coloro che non possono o non vogliono ricorrere a lieviti chimici.
Si tratta di un sale acido che insieme con il bicarbonato di sodio costituisce un lievito naturale. Viene solitamente estratto dall’uva, ma è presente anche in altri frutti, come per esempio il tamarindo. Il cremor tartaro ha diverse valenze: è uno stabilizzante (in particolare degli albumi, tanto che è particolarmente consigliato per le meringhe) ed è anche un agente lievitante. È incolore o bianco, ma viene venduto soprattutto in polvere. È inoltre un correttore di acidità e viene utilizzato in enologia.
Per i tradizionalisti, il cremor tartaro si acquista in farmacia – dove viene chiamato con la nomenclatura chimica, ossia bitartarato di potassio – e può essere venduto a peso. Ci sono dei negozi che hanno però le bustine – in cui è il cremor di tartaro è già unito al bicarbonato di sodio – come i grandi supermercati, in particolare quelli siti nei centri commerciali, e nei negozi specializzati.
Di solito, il cremor tartaro viene indicato nella realizzazione delle ricette anglosassoni, come i brownies, per via del fatto che fa lievitare i dolci senza appesantirli, come accade invece con il lievito industriale.
Ma anche in alcune ricette regionali italiane, come le gelosie pugliesi, si ricorre a questo ingrediente. Non bisogna però trascurare il fatto che può essere utilizzato in pizze e focacce, soprattutto in alternativa al lievito di birra: ogni mezzo chilo di farina, va aggiunto un cucchiaino di bicarbonato e due di cremor di tartaro. Sulla pizza, in questo caso, bisogna poi abbondare con olio d’oliva e pomodoro per esaltarne la morbidezza.
Assolutamente no. Nonostante il nome insolito, il cremor tartaro è davvero un ingrediente per tutti – a meno che non siate allergiche a questo ingrediente specifico – in particolare per gli intolleranti al lievito. Iniziamo col dire che è privo di glutine e quindi può essere utilizzato nelle ricette che prevedono farine senza glutine, per realizzare cibi dolci e salati dedicati a chi è affetto da celiachia. Inoltre è un ingrediente perfetto per chi è vegetariano o addirittura vegano. I lieviti industriali possono contenere infatti componenti animali: l’E470a è infatti uno stabilizzante che proviene a volte da vitelli o maiali e quindi non è assolutamente adatto a chi ha scelto un regime alimentare cruelty free. Infine, a differenza del lievito chimico, il cremor di tartaro è interamente naturale e quindi perfetto per chi vuole condurre qualunque dieta salutista.
Non solo ricette: il cremor tartaro può essere utile in alcuni escamotage domestici. Si usa infatti per ravvivare i capi bianchi, pulire oggetti di rame, acciaio, argento – per via della presenza di bicarbonato di sodio – ma anche piatti e bicchieri e quindi superfici in ceramica. Ovviamente, essendo qualcosa di naturale, non inquina nemmeno come i detergenti che si acquistano al supermercato. Si possono anche rimuovere le macchie con questa sostanza, ma in quel caso si dovrà aggiungere del detersivo liquido da bucato.
Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds
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