Il monkey bread – letteralmente “pane di scimmia” – è considerato un piatto tradizionale statunitense, ma in realtà affonda le sue radici nella storia ungherese, nella quale esiste dalla fine del XIX secolo un dolce chiamato arany galuska – che significa “gnocchi d’oro”. In pratica i migranti che si spostarono dall’Ungheria agli Stati Uniti, portarono con loro questa ricetta, che spopolò, venendo citato per la prima volta in un libro di cucina degli anni ’70 e apparendo nelle cene di Natale della Casa Bianca sotto l’amministrazione Reagan.
Il nome della ricetta viene probabilmente dal fatto che ogni pezzo del monkey bread può essere preso semplicemente afferrandolo tra pollice e indice, esattamente come farebbe una scimmia. La ricetta viene preparata a partire da un impasto pronto: negli Usa esistono delle scatolette con impasto per biscotti, che si chiama biscuit dough, e che fondamentalmente è un impasto a base di farina, molto burro, lievito e un po’ di sale per aiutare la lievitazione. Potreste trovarlo in qualche grande supermercato in cui esiste un reparto etnico, ma potete prepararlo anche in casa.
Non vi occorrono particolari attrezzi in cucina per il monkey bread, però dovete prestare attenzione alla scelta della teglia per la cottura in forno. Naturalmente una teglia a cerniera non va bene, per via del burro fuso che si utilizza nella preparazione, mentre potrebbe essere perfetta una teglia per ciambelle in alluminio o in silicone. Entrambe non vanno preimburrate in vista della cottura, ma solo in questo caso, ovvero per questa ricetta.
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