Dolci di carnevale: la storia e le tradizioni di una delle feste più amate

È impossibile non amare il Carnevale, non fosse altro che si tratta di una festa che fa parte dei nostri ricordi fanciulleschi: quante foto abbiamo travestite da Biancaneve o Cappuccetto Rosso? Inutile dire che la festa che precede la Quaresima ci piace anche per il bastimento carico di dolci che porta con sé: sono moltissime le ricette dolci di Carnevale della tradizione italiana – pensiamo solo alla frittelle di Carnevale o alle chiacchiere di Carnevale – da piluccare qua e là, a colazione o a merenda. I dolci tipici di Carnevale del nostro Paese variano da zona a zona: spesso, la stessa ricetta – con leggerissime varianti o addirittura uguale – prende un nome diverso secondo l’area geografica.

Dolci di carnevale: la storia e le tradizioni di una delle feste più amate

Dolci di Carnevale: la tradizione italiana e un po’ di storia

Come tutte ben sappiamo, il Carnevale, a differenza per esempio del Natale, non ha una data fissa: in genere cade tra febbraio e marzo e trova il suo culmine nei giorni compresi tra il giovedì e il martedì grasso – ribattezzati così proprio per la diffusione di piatti, in primis dolci, non esattamente dietetici – che precede a sua volta il mercoledì delle Ceneri e quindi l’inizio della Quaresima.

L’origine del termine Carnevale non trova una spiegazione univoca. Secondo alcuni deriverebbe da carnem levare, ossia “togliere la carne” come imposto da una regola ecclesiastica medievale, mentre per altri l’origine sarebbe da far risalire a carna aval, “non mangiare carne sino a Carnalia“, festa romana dedicata a Saturno. E sempre nell’epoca romana sarebbero da ricercare le radici dei festeggiamenti in maschera: i nostri antenati festeggiavano infatti in onore di Bacco tra canti e balli in strada nonché con vino a fiumi. Già da questa breve illustrazione si può capire come il Carnevale fosse – e sia rimasto – un po’ il periodo degli eccessi, soprattutto per quanto riguarda il cibo. Da qui i dolci “sostanziosi” che abbiamo già citato, cui possiamo aggiungere le frappe o le castagnole di Carnevale.

I dolci tipici del Carnevale, di qualsiasi regione siano, sono quasi tutti fritti, metodo di cottura legato alla necessità storica di preparare velocemente i dolci per offrirli a quante più persone possibile a basso costo. Come detto, ogni zona ha le sue ricette di Carnevale. Vediamone alcune.

Le castagnole sono tipiche del Friuli, mentre in Emilia e in Lombardia possiamo trovare i tortelli di Carnevale, conosciuti anche come ravioli dolci, fatti di pasta sfoglia con un ripieno di marmellata, frutta secca e, a volte, ricotta.

In centro Italia troviamo la cicerchiata a base di miele (ingrediente che conferma l’antichità della ricetta), apparentemente molto simile agli struffoli di origine napoletana che in realtà presentano significative differenze rispetto alla cicerchiata. Sono originari di Napoli pure dolci come le zeppole di Carnevale, ciambelle fritte con o senza ripieno, la cui ricetta si ritrova già in testi molto antichi e descritta in versi ne Il grande libro della pasticceria napoletana in cui le zeppole vengono rinominate “le zeppole di Ippolito Cavalcanti”.

I dolci più diffusi da Nord a Sud dell’Italia rimangono comunque le chiacchiere che cambiano nome a seconda delle varie zone del Paese: in Toscana si chiamano cenci, sfrappole in Emilia, bugie in Liguria e in una parte del Piemonte, crostoli in Friuli, Trentino e in alcune zone del Veneto, frappe a Roma e galani a Venezia e Verona.

Tra i dolci di Carnevale siciliani troviamo invece, per esempio, la pignolata (pasta dolce fritta), le crispelle di riso e miele o gli sfinci di Carnevale, simili alle frittelle ma aromatizzati alla cannella e “finiti” con miele colante.

Inoltre accade spesso che, pur in assenza una tradizione precisa, molte ricette si ispirino alle maschere, Arlecchino in primis: che si tratti di una torta di Carnevale, di biscotti o di muffin multicolore, in questo caso la parola d’ordine è solo “fantasia”!

Dopo aver visto quali sono i dolci italiani di Carnevale, vediamo un po’ cosa succede nel mondo!

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Le ricette tipiche di Carnevale nel mondo

Paese che vai, tradizione carnevalesca che trovi. Se in Italia i dolci di Carnevale più diffusi sono quelli elencati nel paragrafo precedente, vediamo come all’estero si approfitti della festa colorata e mascherata per soddisfare stomaco e palato.

In Brasile, per esempio, il piatto di Carnevale più diffuso è la feijoada, che però non è un dolce: si tratta di un piatto a base di fagioli neri e carne con riso, insalata di cuori di palma, peperoncino e fette d’arancia. Tra i dolci possiamo invece citare i papos de anjo, dolcetti ottenuti da albumi montati e versati in stampini per muffin, successivamente cotti sino a che non diventano duri e infine messi nuovamente a cuocere in sciroppo di zucchero e vaniglia. Nel Regno Unito i dolci inglesi preferiti per Carnevale sono i classicissimi pancakes che non hanno (più) bisogno di presentazioni. In Nord Europa il Carnevale si festeggia a base di semla, una sorta di bignè di grano piuttosto sostanzioso farcito con un impasto di latte e mandorle e ricoperto di panna montata.

In Germania spopolano i Berliner, i classici bomboloni o krapfen ripieni di marmellata che anche in Italia non dispiacciono affatto, anzi. Negli Stati Uniti, naturalmente, la parola d’ordine è “strafare” e nemmeno i dolci di Carnevale ne sono esenti: uno dei più diffusi è la King Cake, una torta di Carnevale arcobaleno originaria di New Orleans che è in sostanza un ciambellone di pane intrecciato e ricoperto con glassa di ogni colore, dal viola all’oro passando per il verde o il rosa. A Trinidad e Tobago è piuttosto popolare un piatto che non è un dolce ma una zuppa, detta appunto zuppa di Carnevale, preparata con mais, piselli, spezie e ravioli: una vera e propria bomba calorica per rifocillarsi prima e dopo i festeggiamenti e per fare il classico “fondo” in vista dei bagordi alcolici. La zuppa è talvolta accompagnata dal pane roti farcito con pollo al curry, carne di capra, piselli e patate: anche qui, della dieta non rimane che un lontano e pallidissimo ricordo.

Nella Repubblica Ceca, Carnevale fa rima con arrosto di maiale, mentre a Cipro, tornando a bomba sui dolci, si mangiano chili di bourekia, dolcetti ripieni di formaggio fresco e poi fritti.

In Belgio, infine, il periodo pre-quaresimale viene celebrato a suon di smoutebollen, frittelle (untissime) ripiene di frutta: gli smoutebollen ricordano dei bignè di mele e vengono preparati al momento in bancarelle di strada per essere poi serviti con una spolverata di zucchero a velo.

Come abbiamo visto, quel paio di chili in più che ci troviamo sui fianchi dopo Carnevale non sono un problema solo italiano, anche perché la maggior parte dei dolci è fritta. Ma friggere non è l’unico metodo di cottura utilizzato per i dolci di Carnevale…

Dal Bimby al forno, per ogni dolce di Carnevale un metodo di preparazione e cottura

Come abbiamo detto, e abbiamo anche visto la ragione, la maggior parte dei dolci di Carnevale è fritta. Ma ci sono anche i dolci di Carnevale al forno: spesso non si tratta di ricette ad hoc, ma di dolci tradizionali che, anziché essere fritti, per ottenere un piatto più leggero, vengono messi appunto in forno. Un discorso che vale tanto per le chiacchiere, per esempio, quanto per le frittelle, come pure per i tortelli dolci di Carnevale.

Tra i dolci lievitati possiamo trovare la schiacciata alla fiorentina, diffusa – come suggerisce il nome – in Toscana, terra natia anche del berlingozzo, oppure i krapfen dell’Alto Adige, mutuati come abbiamo detto direttamente dalla Germania. A Cossato in provincia di Biella, in Piemonte, sono famose le mantovane di Cossato, dolci semisferici di pasta sfoglia, ripieni di mandorle e marmellata.

Metodi di cottura a parte, le ricette di alcuni dolci di Carnevale sono piuttosto complesse o, comunque, possono richiedere molto tempo, ragion per cui spesso sono invise a quelle di noi che non abbiano molto tempo o che non siano provette cuoche. Una soluzione per non ricorrere alla forneria o alla pasticceria può essere il Bimby – che non è per tutte, ci rendiamo conto, ma è un robot eccezionale – che consente di preparare anche i dolci più complessi e con il procedimento più articolato in pochi minuti e con semplicità. Addirittura, grazie al Bimby, è possibile preparare lo stesso dolce con ingredienti e modalità diverse, cosa che “a mano” richiederebbe diverse abilità e non poca fantasia. Insomma, il Bimby risulta sempre un grande alleato in cucina, anche a Carnevale, il periodo dell’anno con i dolci più fantasiosi, colorati e golosi. Ovviamente non è necessario possedere un robot per deliziare stomaco e palato con i dolci di Carnevale: ci sono anche ricette semplicissime e rapide, alla portata di tutte.

Per quanto i dolci tradizionali siano parte integrante del Carnevale, è sempre piacevole poter sperimentare nuove ricette. Colorate e appetitose, i galaxy donuts sposano perfettamente lo spirito di questa festa.

Quali sono i vostri dolci e le vostre maschere preferite? Noi in redazione ci stiamo attrezzando, sia sul fronte culinario sia su quello dell’outfit. Non ci resta dunque che augurarvi buon appetito e felici festeggiamenti!

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