Ciambelle siciliane

Le ciambelle siciliane, nonostante il nome, non sono affatto ciambelle (del tipo di quelle col buco), ma sono biscottini leggeri e molto chiari che fanno parte della tradizione gastronomica di questa regione. Si tratta di un dessert nato all’interno della tradizione contadina e quindi con ingredienti di base che erano facilmente reperibili in una società anticamente povera di mezzi – come accade a gran parte della gastronomia regionale italiana.

In realtà le ciambelle siciliane prendono anche altri nomi, come per esempio nuvolette, per via della loro leggerezza, oppure ciambelle di San Cataldo, il che non è un omaggio a un santo ma un’indicazione geografica: questi biscotti infatti sono tipici della zona di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, e il suo hinterland. Secondo la tradizione, questi biscotti erano un dono per coloro che erano ammalati o si stavano rimettendo da una malattia, perché leggeri ma sostanziosi.

Preparare le ciambelle siciliane è davvero molto semplice e in cucina vi richiede di avere solo delle fruste elettriche, una leccarda da forno e un sac a poche. Gli ingredienti vengono impastati tutti insieme proprio con le fruste elettriche, fino a ottenere un composto spumoso: il composto viene apposto sulla leccarda rivestita con il sac a poche, perché l’impasto è abbastanza spumoso.

Potete consumare le ciambelle siciliane quando preferite: con il caffè della mattina o con il tè del pomeriggio. Un consiglio per i pomeriggi d’estate può essere rappresentato da due o tre di questi biscotti, accompagnati da un cocktail analcolico a base di latte di mandorla e menta.

Quando preparare questa ricetta?

Le ciambelle siciliane possono essere consumate a colazione oppure come spuntino pomeridiano.

Preparazione

  1. Mettete in una ciotola la farina, lo zucchero, l’acqua e le uova e amalgamate utilizzando le fruste elettriche, fino a ottenere un composto spumoso e omogeneo.

  2. Rivestite una leccarda con carta da forno e mettete l’impasto in un sac a poche. Ponete un po’ di impasto qua e là distanziandolo bene, perché in cottura questi biscotti diventano piatti e parchi.

  3. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 10 minuti, poi abbassate a 150°C e terminate con gli ultimi 5 minuti di cottura.

Varianti

Ciambelle siciliane alle mandorle

Ci sono diverse scuole di pensiero in rete, relative a ricette con questo nome. A nostro avviso le ciambelle siciliane alle mandorle più aderenti alla tradizione sono le cosiddette ciambilluna di Camastra. Si devono bollire 350 grammi di mandorle, sgusciarle e tritarle finemente riducendole quasi in farina (se non avete un attrezzo adatto, provate a chiedere se una vicina pasticceria effettua questo servizio). In una ciotola mescolate 1,2 chili di farina, le mandorle tritate e 15 grammi dio bicarbonato di ammonio, oltre che 250 millilitri di acqua, che saranno stati precedentemente scaldati in un pentolino con un chilo di zucchero. Impastate tutto con l’aggiunta di un limone grattugiato e poi stendete l’impasto con il matterello, ritagliando dei rettangoli di impasto, da porre su una leccarda rivestita da carta forno. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa una ventina di minuti, o finché la superficie non diventa dorata.

Ciambelle siciliane al Bimby

In questa variante fasi e ingredienti restano gli stessi, ma l’impasto si esegue con gli accessori Bimby.

Curiosità e consigli

  • Prestate ben attenzione alla cottura: i biscotti non devono diventare dorati, ma restare chiari.
  • Potete farcire, anche se non è tipico della ricetta tradizionale, i biscotti con zucchero semolato o lamelle di mandorle.