La salsa gravy è un condimento tradizionale statunitense e relativo anche ad altri paesi anglofoni, come il Regno Unito e l’Irlanda, che viene utilizzato soprattutto per piatti a base di carne. Si realizza infatti con del brodo avanzato dalla cottura della carne, quindi è a tutti gli effetti un piatto di recupero, sebbene gustoso e al tempo stesso decisamente raffinato.
Preparare la salsa gravy non è troppo complicato: per ogni mezzo litro di brodo si utilizza mezzo etto abbondante di burro e mezzo etto di farina per addensare. Il risultato è una salsa corposa e densa ma al tempo stesso abbastanza fluida per essere versata su pollame farcito (come pollo o tacchino imbottito), polpettoni ma anche purè di patate.
Naturalmente la salsa gravy è all’origine una ricetta per onnivori, ma ne esiste anche una variante vegetariana, che prevede l’utilizzo di brodo vegetale al posto del brodo di carne. Quando si prepara questa salsa il brodo di carne deve essere opportunamente filtrato, se, come prevede la tradizione, si tratta di un ingrediente di recupero.
Il brodo di carne fatto con il dado chiaramente non ha bisogno di essere filtrato, ma se lo preparate prima della realizzazione della salsa e quindi a freddo, va altrettanto opportunamente scaldato, altrimenti si rischia lo shock termico con il composto a base di burro fuso e farina sul fornello.
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