Frittura di paranza

La frittura di paranza, oggi piatto richiestissimo in tutte le località balneari e nei ristoranti di pesce, è nato come piatto povero. Anzi, come piatto di vero recupero. Venivano infatti fritti tutti i pesciolini troppo piccoli, o troppo poco pregiati per essere venduti che, mischiati tutti insieme, componevano un piatto eterogeneo quanto sostanzioso.

Non esiste infatti l’elenco perfetto di pesci da friggere nella paranza: si frigge quello che si trova di fresco al mercato, purché sia piccolino. Solitamente si utilizzano piccole sogliole, piccole triglie, piccoli merluzzi o alici. Raramente vengono utilizzati i calamari o i polipetti, che caratterizzano invece il fritto misto classico.

Questo secondo piatto prende il nome dalla paranza, la tipica barca utilizzata per la pesca a strascico, sulla quale rimanevano a bordo tutti i pesciolini invenduti. Capitava che fossero proprio i pescatori a radunarli e friggerli tutti insieme per prepararsi il pasto dopo la lunga giornata in mare.

Sembra incredibile a dirsi, ma non tutti amano la frittura di paranza. Chi non sopporta le piccole spine, impossibili da togliere a questi pesciolini, trova questa frittura insopportabile. Anche per i bambini, per lo stesso motivo, è un piatto sconsigliato. Nel caso abbiate ospiti che non gradiscono la paranza, potete abbinare alla frittura le nostre polpette di pesce:

Quando preparare questa ricetta?

Preparate la frittura di paranza quando trovate al mercato dei piccoli pesciolini freschi.

Preparazione

  1. Pulite con cura tutti i pesciolini: eviscerateli e, se possibile, togliete le spine. Non togliete la testa e la coda

  2. Infarinate i pesciolini, poi eliminate la farina di troppo sbattendoli leggermente in un colino.

  3. Mettete sul fuoco una padella dai bordi alti con l’olio e portate in temperatura.

    Iniziate a cuocere i pesciolini, pochi alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.

  4. Scolateli e lasciateli sulla carta assorbente, perché perdano l’olio in eccesso.

    Salateli solo al momento di servirli, ben caldi.

Varianti

Fritto di paranza al forno

Se volete cucinare la vostra paranza al forno, dopo aver pulito con cura i pesciolini infarinateli con la farina di riso, che vi garantirà un risultato più croccante. Disponete tutti i pesciolini sulla teglia ricoperta di carta da forno e versate un filo di olio. Cuocete, in forno già caldo, per 15 minuti a 200°C. Salate solo dopo aver tolto la paranza dal forno.

Fritto misto di pesce

Se volete preparare il fritto misto classico, quello realizzato con gamberi e calamari, assicuratevi di farlo asciutto e croccante! Abbiamo noi la ricetta perfetta.

Curiosità e consigli

  • La frittura di paranza deve essere mangiata appena fatta, calda e croccante.
  • Cuocete insieme pesci delle stesse dimensioni, affinché tutti abbiano lo stesso tempo di cottura.