La torta castella è il dessert che non ti aspetti dal Giappone. Nell’enogastronomia nipponica, i piatti hanno il gusto e l’aspetto dell’esotico, ma questa torta ha un che di europeo. E in effetti è così: nel XVI secolo alcuni marinai portoghesi “esportarono” la ricetta della torta in Giappone, nello specifico a Nagasaki. La cosa buffa è che la torta è un pan di Spagna e infatti si chiama torta castella perché il nome è ispirato alla Castiglia, una regione della Spagna.
La preparazione è abbastanza semplice e si basa su quantità uguali degli ingredienti che non possono mancare nei pan di Spagna più classici: ovvero farina, latte, zucchero, burro e uova. La torta castella poi passa attraverso altrettanto classiche fasi, con l’incorporamento dei tuorli singoli, gli albumi montati a neve con lo zucchero e la mescolanza tra gli ingredienti. È tutto questo che rende la torta castella un dolce soffice che però non si sbriciola.
In Giappone, la torta castella viene servita con del the matcha. Un dettaglio interessante: possiamo preparare una variante della torta castella al the matcha, aggiungendo nell’impasto un po’ di polvere di the. Il risultato non cambia in termini di morbidezza, ma il colore sì: la torta diventa verde, ma è un verde naturale al gusto di the e quindi molto appetitoso.
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