Chicharrones

I chicharrones sono un piatto tipico di diversi Paesi in cui si parla spagnolo, come appunto alcune aree della Spagna (Canarie e Andalusia in testa) e del Portogallo, ma anche dell’America Latina, ovvero nazioni come Messico, Brasile, Bolivia, Cile, Filippine, Venezuela, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Cuba, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Belize, Portorico e molti altri.

Il principio alla base dei chicharrones è molto semplice: si tratta di pezzi di carne più grandi di semplici straccetti, che vengono “fritti”. Lo mettiamo tra virgolette per una semplice ragione: non friggiamo in questo caso con grassi aggiunti, ovvero con olio oppure burro, ma friggiamo la pancetta nel suo stesso grasso, quello di cui è naturalmente dotata. Perché in effetti la carne che si utilizza per questa pietanza è proprio la pancetta, anche se alcuni ripiegano su carne di pecora oppure maiale.

Tradizionalmente i chicharrones vengono serviti come antipasto oppure come street food, da mangiare rigorosamente con le mani. Tuttavia, quando vengono preparati per un pranzo o una cena con diverse portate, è possibile che vengano serviti con delle salse, che cambiano in base alle usanze della nazione in cui ci si trova. Per esempio in Messico, è possibile che i chicharrones entrino nei taco e vengano farciti con una salsa verde a base di pomodori e jalapeno: solo per stomaci che apprezzano i sapori piccanti.

Quando preparare questa ricetta?

I chicharrones sono un antipasto che può essere consumato a pranzo o cena, oppure in occasione dell’aperitivo.

Preparazione

  1. Tagliate le fette di pancetta a pezzi più piccoli, diciamo che va bene ogni fetta a metà o divisa al massimo per tre. Praticate delle incisioni su ogni fetta.

  2. Adagiate la pancetta in una padella, salate da un lato e coprite tutto con l’acqua. Coprite con un coperchio e accendete il fornello.

  3. Quando l’acqua sarà evaporata, resterà la pancetta con il suo stesso grasso: “friggete”, rivoltandone i pezzi di tanto in tanto, finché la pancetta non diventa croccante.

  4. Adagiate su un foglio di carta assorbente e servite caldi.

Curiosità e consigli

  • Se lo avete, è meglio che il coperchio sia di quelli con la valvola di sfogo, in modo da agevolare l’evaporazione dell’acqua.
  • La “frittura” si basa in questo caso sul grasso di cui è munita naturalmente la pancetta.