Cupeta salentina

La cupeta salentina è il dolce per le feste nel senso più ampio del termine. Viene consumata infatti a Natale, Capodanno ed Epifania, ma anche durante ogni singola festa patronale in provincia di Lecce durante tutto l’arco dell’anno: è impossibile infatti che manchi per le strade della festa un camioncino che mostri dal vivo la produzione della cupeta.

Il termine viene usato in dialetto anche come metafora di dolcezza: la cupeta salentina, tra mandorle e caramello, è il dolce più dolce che ci sia in provincia di Lecce e quindi quando due innamorat* si dicono l’un l’altr* che hanno il gusto di cupeta, vuol dire che la dolcezza è di casa in quel rapporto. Ma non la tenerezza: se c’è un dessert davvero duro, infatti, è proprio la cupeta salentina.

Tuttavia esistono in diverse zone d’Italia altre cupete o copete – curiosamente il termine è simile, questo significa che probabilmente viene dal latino cupio, desiderare. Questi dessert hanno in comune la frutta secca, quindi mandorle, noci o nocciole, una sostanza dolce che faccia da collante, quindi miele o caramello, ma il risultato e la consistenza sono diversi.

La cupeta salentina si consuma di solito a fine pasto, come accompagnamento al caffè, oppure a un ammazzacaffè, dal limoncello al mandarinetto, fino al finocchiello selvatico.

Quando preparare questa ricetta?

La cupeta salentina è un dessert che solitamente si consuma a fine pasto, accompagnata da caffè o ammazzacaffè.

Preparazione

  1. Bollite le mandorle e pulitele.

  2. Sistemate le mandorle in una teglia e tostatele in forno a 18o°C per 5 minuti.

  3. Sciogliete in un padellino lo zucchero con un po’ d’acqua e mescolate con la buccia grattugiata di un’arancia e di un limone.

  4. Versate le mandorle e badate di rivoltarle continuamente, in modo che non si cristallizzino.

  5. Ponendovi con della carta forno oleata su un piano di marmo, stendete la vostra cupeta e lasciatela raffreddare. Tagliate a quadretti prima di servire.

Varianti

Cupeta salentina Bimby

In questa variante, la tostatura delle mandorle, la realizzazione del caramello e la fusione con le mandorle avviene grazie al Bimby.

Copeta valtellinese

Si tratta dell’unione tra mandorle, noci tritate e miele, chiusi tra due grandi ostie.

Cupeta piemontese

Come per la variante precedente, si tratta sempre di un miscuglio tra miele noci e nocciole, chiuso tra due ostie.

Curiosità e consigli

  • La cupeta salentina è probabilmente uno dei dolci più diffusi durante le feste patronali in provincia di Lecce, in tutte le stagioni.
  • Non piace a tutti: il grosso del discrimine è rappresentato dalla durezza di questo dessert.