Le melanzane alla scapece sono un contorno di origine partenopea dal gusto forte (per via della presenza dell’aceto), che può essere proposto per tanti secondi piatti: di carne, di pesce, vegetariani o vegani. Ma il piatto è vegan all’origine, quindi è cruelty free. In generale la pietanza è molto inclusiva, con l’eccezione di coloro che sono allergici e intolleranti al singolo ingrediente. Per di più le melanzane fanno bene, perché contengono acqua, vitamine e fibre.
Le melanzane alla scapece si cuociono in padella, ma esistono anche diverse varianti, in cui le melanzane si bollono, si cuociono in forno oppure si grigliano su una piastra di ghisa. Ma melanzane alla scapece, in alcuni luoghi d’Italia significa qualcos’altro. L’aceto viene infatti aggiunto in cottura, e in più le melanzane vengono “ammollicate”, ovvero cosparse di mollica di pane – anche il pan carrè va benissimo in questi casi. C’è anche chi preferisce alla mollica il pangrattato, per conferire un gusto croccante al contorno.
Potete scegliere il tipo di melanzane che preferite: che siano quelle piccoline (ma in questi casi dovete aumentare la quantità), quelle grandi che darebbero fette ottimali, ma anche quelle di colore diverso, come per esempio quelle bianche. Ricordate che le melanzane alla scapece possono essere consumate anche nei giorni successivi alla preparazione, ma non andate oltre una settimana di frigorifero, o andranno comunque a male.
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