La pasta alla Gricia è una ricetta tradizionale della cucina laziale. Si tratta di una pietanza dal gusto semplice ma molto corposo, che però non è destinata a vegetariani e vegani per la presenza di ingredienti di natura animale. Per questa ragione, se decidete di inserirla nel menu di un pranzo o una cena in cui non sapete molto dei vostri commensali in relazione alle loro abitudini o esigenze alimentari, vi conviene cambiare idea.
Cos’è la pasta alla Gricia: origini e curiosità
L’origine della pasta alla Gricia è per lo più sconosciuta. Si sa che a Roma, nella seconda meta del XIX secolo, venisse chiamata amatriciana bianca, e che fino al 1960 nella zona di Amatrice Gricia e amatriciana sarebbero state la stessa cosa (perché l’amatriciana si faceva senza pomodoro).
Alcuni credono che il nome derivi da Grisciano, frazione di Accumoli. Tuttavia l’ipotesi più accreditata è che il nome si riferisca ai grici, antichi pizzicagnoli dello Stato Pontificio, che commerciavano anche alimenti di provenienza valtellinese – la Valtellina faceva parte della Svizzera, che è una nazione da sempre legata proprio allo Stato Pontificio.
Ingredienti per la pasta alla Gricia perfetta
Gli ingredienti principali per realizzare il condimento per la pasta alla Grecia sono:
- guanciale;
- pecorino grattugiato;
- pepe.
Come vedremo tra poco, esistono similarità e differenze tra questo e alcuni altri piatti della cucina laziale: è come se la Grigia fosse l’evoluzione di qualcosa e il precursore di qualcos’altro. Fondamentalmente la ricetta è basata su pochi semplici tocchi e questo è importante ricordarlo, perché alcune persone si lanciano in aggiunte che potrebbero far storcere il naso ai propri commensali.
Quale pasta scegliere per la Gricia?
Chiaramente ognuno può scegliere il taglio di pasta per la Grecia in maniera assolutamente eterodossa, ma ci sono fondamentalmente due macrotipologie di pastasciutta che vengono utilizzate in questi casi. La prima è rappresentata dagli spaghetti con le sue declinazioni: in realtà sono meglio gli spaghettoni, spessi e trafilati al bronzo, ma si può andare a scavare tra le varianti che i diversi marchi offrono, come gli spaghettoni rigati, quelli triangolari e così via, purché appunto si tratti di spaghetti ben sostanziosi. L’altro taglio che spesso ricorre è rappresentato dai rigatoni con le sue variazioni sul tema, quindi mezze maniche, tortiglioni e simili. I rigatoni sono particolarmente funzionali al fatto che il condimento penetra anche al loro interno.
Come preparare la pasta alla Gricia passo dopo passo
La preparazione della pasta alla Gricia parte appunto dal condimento. Mentre si cuoce la pasta del taglio scelto, si lascia soffriggere nel suo proprio grasso il guanciale tagliato a striscioline. Nella padella del guanciale viene poi saltata la pasta scolata e al dente, per poi mantecare il tutto con il pecorino grattugiato. Si impiatta con ulteriore spolverizzata di pecorino e naturalmente un’abbondante spruzzata di pepe.
Errori da evitare nella preparazione della Gricia
L’errore più grande che si può commettere in relazione alla Gricia è la confusione con altri piatti tipici della cucina laziale. Una semplice ricerca su Google vi restituirà infografiche con affinità e differenze in cui la semplificazione for dummies è massima: la Gricia sarebbe una cacio e pepe a cui viene aggiunto il guanciale, ma se alla Gricia aggiungete il pomodoro diventa un’amatriciana, con l’aggiunta dell’uovo diventa una carbonara.
C’è poi chi usa la pancetta, ma tra pancetta e guanciale c’è una bella differenza, perché la prima viene dalla pancia del maiale, la seconda dalla guancia (e i nomi vi aiutano abbastanza in tal senso). Inoltre c’è chi opta per aggiunte eterodosse che fanno rizzare i capelli ai puristi, per cui ripetiamolo tutti insieme: la panna nella Gricia non ci va, non ce n’è bisogno. Se sentite il bisogno di mantecare ulteriormente la soluzione è nel pecorino a volontà, non certo nella panna.
Varianti della Gricia: come personalizzarla
Come detto, la Gricia può essere personalizzata sì, ma senza essere snaturata. Per esempio si possono aumentare la quantità di pecorino grattugiato e di pepe, oppure sfumare con il vino, bianco o rosso, il guanciale, prima di saltare la pasta in padella. C’è chi, insieme al guanciale, fa rosolare una cipolla tritata, e chi declina una gustosa lasagna con il condimento della Gricia.
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