Le scrippelle sono sottilissime frittatine realizzate con una semplice pastella composta da farina, acqua e uova.
La ricetta è tipica della zona di Teramo, ma è ormai diffusissima in tutto l’Abruzzo. Può sembrare, a prima vista, che assomiglino alle crepes francesi. Potrebbe anche essere, dato che esiste una leggenda secondo la quale questo impasto nacque da un errore nelle cucine delle truppe francesi di stanza a Teramo, nell’ Ottocento.
Le due preparazioni, tuttavia, differiscono sia negli ingredienti, soprattutto per quanto riguarda il latte, che nell’uso. Le scrippelle, infatti, sono la base per cucinare moltissime pietanze tipiche abruzzesi e salate, soprattutto appartenenti ai primi piatti: il timballo e le scrippelle ‘mbusse.
Il timballo, che si cucina nelle occasioni importanti, come la Pasqua e il Natale, è caratterizzato da un’altra tipicità di Teramo: le pallottine, ossia piccolissime polpette a base di carne che si cucinano nel sugo.
Le crepes, al contrario delle scrippelle, sono conosciute principalmente per gli abbinamenti dolci e vengono servite per la merenda o come dessert.
Tuttavia, se volete valutare le differenze, oltre a cucinare le scrippelle provate con le crepes nella loro versione salata. Vi proponiamo una interessante variante della ricetta tradizionale, ossia un impasto realizzato con farina di farro.
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