La semola battuta è un piatto tradizionale pugliese, nello specifico della zona dell’alta Puglia, tanto che viene chiamato cous cous del Tavoliere delle Puglie. La preparazione consiste infatti in palline minuscole, sgranate rigorosamente a mano, di un impasto a base di semola rimacinata di grano duro, un ingrediente molto importante nella gastronomia pugliese e del resto del Mezzogiorno d’Italia, formaggio grattugiato e uova.
Potete condire la semola battuta come meglio preferite: noi vi consigliamo un condimento vegano, anche se la semola è solo vegetariana, a base di ortaggi saltati in padella con un po’ d’olio e sfumati con il vino bianco.
Potete preparare delle verdure come carote, melanzane, peperoni, cipolla e pomodoro, lavandole e tagliandole in opportuni pezzetti, e cuocerle in questo modo in padella. Ma può andare bene anche un condimento a base di burro e salvia.
Dicevamo: la semola battuta non è per tutti, perché per la presenza di formaggio e uova i vegani non possono consumarla. Inoltre non è una ricetta adatta a chi soffre di allergie o intolleranze al singolo ingrediente. Può essere consumata durante un pranzo o una cena e, se siete adulti, potete accompagnare il vostro piatto con un bicchiere di vino San Severo bianco, un Malvasia bianco o un Verdeca, secondo le vostre preferenze.
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