La bissara è un piatto tipico della cucina mediorientale. Si tratta di una normalissima purea di fave arricchita da spezie e aromi. Nella ricetta originale si usa anche la cipolla, che volendo potete unire all’insieme dopo averla pulita e tritata anche grossolanamente se scegliete di usare un frullatore a immersione. Vi conviene invece tritarla finemente nel caso decidiate di sfaldare manualmente le fave cotte.
Il piatto potrebbe avere delle radici molto antiche: nell’antico Egitto esisteva infatti una ricetta a base di fagioli che prendeva il nome di bisorou, da cui forse deriva il nome bissara. Solo che ovviamente quest’ultima è a base di fave e non di fagioli: si tratta di legumi molto differenti, ma capaci di incontrare il gusto di molte persone, perché tra i più saporiti.
Si tratta di una questione di gusti personali, ma c’è un fatto innegabile: la bissara è una pietanza molto molto inclusiva. È vegan all’origine e quindi non contiene ingredienti cruelty free. Gli ingredienti usati non contengono glutine per cui è perfetta per chi è celiaco. Sostanzialmente non può essere consumata solo da chi è allergico o intollerante al singolo ingrediente, oppure da chi ha ricevuto dal medico il consiglio di non consumare piatti come questo. Da accompagnare con un buon bicchiere di vino rosso corposo e magari da crostini (ma ricordate che i crostini di pane contengono glutine, se avete ospiti di cui sapete poco evitateli).
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