I capunet piemontesi sono gustosi involtini di verza, che vengono ripieni con la carne macinata e altri ingredienti. Il ripieno è in effetti molto simile a quello delle polpette di carne, quindi con formaggio grattugiato, uovo, sale e pepe. Tuttavia c’è chi aggiunge anche del prezzemolo, il pangrattato, o ancora del lardo a dadini.
Il nome dei capunet piemontesi, che talvolta vengono chiamati anche caponet, significa “piccoli capponi“: fanno riferimento al nome di un pesce, tanto che vengono chiamati a volte anche pess-coj (ovvero “pesci-cavolo”). L’etimologia non c’entra nulla con il pesce, ma con la forma allungata che assume l’involtino una volta cotto.
Si tratta di un piatto davvero semplice da preparare, sempre che riusciate a chiudere correttamente i capunet piemontesi, soprattutto se li cuocete in padella, dove si potrebbero aprire, lasciando fuoriuscire tutto il ripieno. Potete aiutarvi, se vi occorre, con uno spago.
La cottura dei capunet piemontesi, dicevamo, può avvenire in padella, ma è più diffusa in forno. La preparazione è veloce, nel senso che una volta sbollentate le verze e riempite con il nostro condimento, la cottura in forno fa tutto da sé e va solo predisposta. Utilizzateli come antipasto, ma possono rappresentare anche un secondo piatto oppure un buon contorno.
Cosa ne pensi?