Tipiche della zona dei Castelli, le coppiette romane sono lunghe strisce di carne di maiale, che si ottengono da tagli magri come il filetto. Condite con peperoncino, semi di finocchio, coriandolo, sale e pepe, vengono lasciate a marinare e poi a essiccare appese su assi di legno.
Un tempo le coppiette romane erano realizzate con la carne di asino o di cavallo. La scelta ricadeva su questo tipo di animali perché erano molto comuni nelle fattorie laziali. Era un piatto tradizionalmente consumato dai pastori che avevano bisogno di provviste che non si consumassero in breve tempo e che li accompagnassero durante i pascoli. Nelle famose fraschette romane, le potete ritrovare accompagnate da vino e altri salumi tipici della zona.
L’essiccazione delle coppiette romane dura circa 2 mesi in un ambiente controllato alla temperatura di circa 40 gradi. Al termine vengono utilizzati gli aromi e le spezie per donare quel gusto particolare alla carne. I più utilizzati sono peperoncino, aglio, finocchietto, ma possono essere aggiunti anche anice stellato o vino bianco e rosso. Subito dopo vengono messe in frigorifero per qualche ora e sono pronte per la vendita.
Secondo la tradizione, le coppiette devono essere molto piccanti, ma allo stesso tempo devono avere una consistenza dura. Insomma, il vero segreto del loro gusto sta nell’essiccazione.
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