Nacatole calabresi

Le nacatole calabresi sono un dessert tipico delle feste natalizie. Il loro nome viene da “naca”, che significa culla: la forma più tipica (che vi descriviamo tra i consigli) è infatti quella di una culla, nello specifico si allude alla culla di Gesù Bambino. Tuttavia vi consigliamo anche di provare a realizzare questa forma quando avrete preso confidenza con questo tipo di impasto: per le prime volte, date all’impasto una forma di ciambella, in questo modo riuscirete a capire come lavorarlo al meglio.

L’impasto delle nacatole calabresi è un po’ particolare, e assomiglia un po’ a quello delle frappe, con la differenza che si usano più uova e viene aromatizzato in modo diverso. Per questo il loro gusto è simile, ma l’aspetto (ma anche l’odore) è fortemente differente.

Le nacatole calabresi possono essere accompagnate, se troppo giovani per bere alcol o astemi, da una buona tazza di tè o di latte caldo. Se invece siete adulti e non astemi, l’abbinamento è molto versatile: si può puntare sia sul vino dolce sia su un liquore fatto in casa dal gusto tipicamente invernale come il mandarinetto o il finocchietto selvatico, oppure anche con un liquore che presenti un forte aroma di anice, dall’Anisetta allo Chartreuse, passando per il Pernod e l’assenzio.

Quando preparare questa ricetta?

Le nacatole calabresi sono un dessert natalizio che può essere consumato a fine pasto, quindi a pranzo o cena, ma anche a colazione o merenda.

Preparazione

  1. Fate sciogliere il burro in un pentolino oppure al microonde.

  2. Impastatelo a mano con la farina, le uova, un po’ di vaniglia, l’anice e 4 dei cucchiai di zucchero. Formate un panetto e lasciate riposare una ventina di minuti.

  3. Dividete i panetti per ottenere delle polpette più o meno di 50 grammi l’una. Lavorate ognuna in mondo da formare delle ciambelle.

  4. Friggete le ciambelle in una padella con abbondante olio di semi.

  5. Scolate su un foglio di carta assorbente e spolverizzate con lo zucchero rimasto e la cannella.

Varianti

Nacatole al forno

In questa variante, l’impasto da preparare è lo stesso. Però la cottura è diversa. Disponete in una teglia un foglio di carta oleata e adagiateci le nacatole a forma di culla con il cilindro all’interno (oppure a forma di ciambella). Cuocete a forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti circa o finché la superficie non diventa dorata. Dopo la cottura spolverizzate sempre con zucchero semolato e cannella.

Nacatole calabresi Bimby

In questa variante l’impasto si prepara con gli accessori Bimby.

Curiosità e consigli

  • Al posto dell’anice, potete usare rum o vino bianco.
  • La forma tipica delle nacatole è molto particolare. Per chi è più avvezzo a questo tipo di impasti, realizzate da ogni polpetta formata un serpentello di 50 centimetri e avvolgetelo intorno a un cilindro per cannoli 3 o 4 volte, per poi chiuderlo con un cerchio per lungo sul cilindro. Dopo la  frittura, il cilindro va estratto delicatamente quando la pasta del dessert è ancora calda.
  • È un impasto poco lavorabile se si hanno le mani fredde, per cui riscaldatele ben bene prima di procedere.