La pasta alla carrettiera si chiama così perché era il cibo consumato prevalentemente dai carrettieri, ovvero coloro che, prima dell’esistenza di camion e aerei, trasportavano le merci sui carri per lavoro. Questo primo piatto si avvale infatti di ingredienti che erano leggeri da trasportare e potevano essere conservati facilmente in diverse condizioni, oltre che di semplice reperibilità sul posto. Ciò assicurava un pasto caldo e buono a questa categoria di lavoratori.
Quando parliamo di “posto” per la pasta alla carrettiera, parliamo della Sicilia orientale e della Valle dei Platani, dove questo primo è un piatto tipico. Vengono usati di solito gli spaghetti, ma potete scegliere il taglio di pasta che preferite. Chiaramente, come in molte ricette tradizionali, esistono delle variazioni sul tema. C’è chi aggiunge tra gli ingredienti anche i pomodori pelati, mentre nell’area romana vengono usati i funghi.
Si tratta fondamentalmente di spaghetti aglio, olio e peperoncino arricchiti con prezzemolo e peperoncino grattugiato. Per questa ragione la pasta alla carrettiera si presta a essere realizzata sia dalle mani di coloro che stanno muovendo i loro primi passi tra forni e fornelli, sia di coloro che non hanno molto tempo da trascorrere in cucina ma hanno voglia di qualcosa di gustoso. La pietanza può essere accompagnata da un bicchiere di vino bianco dell’Etna o da un Donnafugata.
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