Il risotto della regina è un piatto inventato dallo chef Enrico Derflingher che, come è noto, ha lavorato a Buckingham Palace. Questa ricetta è legata a ben due regine, le più longeve del Regno Unito: la prima è la regina Vittoria, in onore della quale è nata la pietanza, la seconda è la regina Elisabetta Windsor, che invece la pietanza l’ha fruita, gustata e, a quanto è dato sapere, anche molto amata.
Chiaramente in questo caso la storia si fonde con la leggenda, ma in base a quello che si sa della sovrana, la ricetta avrebbe incontrato molto il gusto di lei, che amava la leggerezza, la raffinatezza e la semplicità.
Il segreto del risotto della regina è in gran parte legata alla scelta degli ingredienti. Derflingher aveva creato questo risotto con gamberi rossi di Mazara del Vallo, per via del modo in cui questi crostacei venivano allevati. Purtroppo non è un ingrediente di facile reperibilità, per cui molti di noi dovranno ripiegare su altri tipi di gamberi di qualità, per esempio, per i locali quelli di Nassa di Crapolla in Campania o quelli di Gallipoli in Puglia.
Altro ingrediente importante per questa ricetta è il Franciacorta, ma quello lo trovate in qualunque supermercato, anche se magari un po’ “commerciale”, o in enoteca, per un prodotto di maggiore qualità. Completano lo scenario le spezie, ovvero timo e maggiorana, e il parmigiano grattugiato.
Per il resto il risotto della regina è una preparazione abbastanza tipica nell’ambito dei risotti. Si cuoce infatti il riso, dopo averlo tostato e aromatizzato con della cipolla rosolata, con un fluido: in questo caso si tratta del fumetto di pesce o di crostacei. Quindi si aggiungono a metà cottura i gamberi, senza dimenticare di sfumare con il Franciacorta e mantecare con il parmigiano.
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