Dettagli ricetta

Preparazione

4 ore e 0 minuti

Difficoltà

Cottura

20 minuti

Costo

Dosi

per 4 persone

Semolino fritto piemontese

Il semolino fritto piemontese è un piatto tipico della regione Piemonte, ma in realtà anche della regione Emilia Romagna. I semolini fritti che si preparano in entrambe le zone sono praticamente identici, con due piccole differenze, ossia la forma e l’utilizzo o meno dello zucchero semolato sul finale.

Si tratta tuttavia di piatti vegetariani, facili e veloci da preparare (se eccettuiamo i tempi di riposo del semolino). Sono quindi adatti a diversi palati, con l’eccezione dei vegani e di chi soffre di allergie o intolleranze ai singoli ingredienti.

Preparare il semolino fritto piemontese può essere un’avventura interessante se non appartenete a quella tradizione culinaria. Mettete al bando tutto ciò che sapete sul semolino, ossia che è un ingrediente “salato” e che può essere considerato insignificante: questo dolce è invece decisamente significativo e in più si tratta appunto di un dessert, anche se l’inizio della preparazione può ricordare l’atto di preparare il semolino per anziani o neonati.

Ricordate sempre di non aggiungere mai sale nelle fritture, non solo per il semolino fritto piemontese che è un dolce (un pizzico di sale, in fondo, è previsto in molti dessert): tutte le fritture che comprendono una panatura precedente, rischiano di rovinarsi, di sfaldarsi in cottura se usiamo il sale.

Quando preparare questa ricetta?

Il semolino fritto piemontese è un dolce che può essere consumato a fine pasto, a pranzo o a cena.

Preparazione

  1. Versate il latte in un pentolino e portate a ebollizione insieme con lo zucchero, che si scioglie in cottura, e la buccia di limone grattugiato.

  2. Versate, poco alla volta, il semolino, rivoltandolo continuamente in modo che si assorba mano a mano. Può essere necessario aggiungere altro semolino o altro latte: la consistenza deve essere morbida e al tempo stesso l’impasto deve staccarsi dalla pentola.

  3. Lasciate raffreddare, aggiungete un uovo, amalgamate e pressatelo in un contenitore per ottenere uno strato di un paio di centimetri. Lasciate riposare in frigo per almeno 3 ore.

  4. Tirate fuori l’impasto dal frigo e tagliatelo a quadrati, rettangoli o triangoli.

  5. Rompete le due uova rimanenti e sbattetele. Rivoltate i pezzi di semolino nelle uova e poi nel pangrattato.

  6. Friggete in abbondante olio di semi e poi lasciate asciugare i singoli pezzi su carta assorbente dopo averli scolati.

Varianti

Semolino fritto romagnolo

Si tratta fondamentalmente della stessa ricetta, con due differenze: i pezzi di semolino sono tagliati a rombi e a fine frittura vengono cosparsi con zucchero semolato.

Curiosità e consigli

  • Le quantità di latte rispetto al semolino sono meramente indicative: è possibile che vi serva più semolino se l’impasto viene fluido, o che vi serva più latte se viene troppo duro.
  • Potete usare l’olio di semi del tipo che volete.