La tartiflette è uno sformatino che proviene dalla tradizione francese. Si prepara con patate, cipolle, pancetta e un formaggio vaccino a pasta molle che prende il nome di reblochon. Capiamo bene che, per chi non vive in città, questo formaggio non è sempre facile da reperire: potete sostituirlo quindi con del brie, che ha un gusto delicato, oppure se preferite sapori più forti con il taleggio.
Un discorso a parte merita la variante vegan della tartiflette. Come spesso accade per le ricette che non hanno una vocazione vegetariana o vegan all’origine, bisogna sostituire alcuni ingredienti: in questo ci danno una mano i succedanei a base di soia, perché per fornire il giusto apporto proteico si sostituisce base proteica con base proteica. Se però il tofu non vi piace, per esempio, meglio ricorrere ad altra verdura, come carote o broccoletti.
Si tratta di un piatto unico: la tartiflette può essere preparata senza prevedere altre aggiunte in termini di portate e soprattutto può essere realizzata quando non avete molto tempo a vostra disposizione. È di sicuro effetto e impatto, è nutriente, gustosa e raffinata, ma al tempo stesso anche coloro che in cucina sono alle prime armi non riscontreranno particolari difficoltà nella ricetta.
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