La torta degli ebrei è una semplice pasta sfoglia, ricca di grassi, che viene farcita con del parmigiano reggiano a fette e cotta in forno. Si tratta di un piatto tipico dell’Emilia Romagna e il suo nome è legato alla tradizione della sua genesi. Pare infatti che questo tipo di pietanza fosse diffusa nella comunità ebraica che si stanziò in Emilia Romagna dopo la cacciata dalla Spagna cattolica nel XVI secolo.
Secondo la storia, dopo l’Unità d’Italia, la ricetta della torta degli ebrei venne rivelata da un ebreo convertitosi al cristianesimo e inviso perciò alla precedente comunità religiosa di riferimento: la ricetta originale prevedeva il grasso d’oca, che venne sostituito con lo strutto, un ingrediente che non poteva essere presente in una ricetta ebraica, dato che la religione prescrive di non consumare nulla che provenga dai maiali.
La versione “moderna” (parliamo comunque di un retaggio dell’800) della torta degli ebrei, quella con lo strutto, naturalmente non può essere consumata né da vegetariani né da vegani, oltre naturalmente da coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente, come gli intolleranti al lattosio, dato che sono presenti burro e formaggio.
La realizzazione della torta degli ebrei non è troppo difficile, ma è lunga, per via dei tempi di riposo. Si tratta di una normale sfoglia ammorbidita con un’amalgama di burro e strutto, che viene farcita da sottili fette di parmigiano e cotta in forno.
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