La treccia di Pasqua è un dessert tradizionale: per alcuni rappresenta un’alternativa semplice da preparare in casa, rispetto alla più classica e comune colomba, non solo per il giorno di Pasqua in senso stretto, ma anche da portare con sé per il tradizionale pic nic di Pasquetta.
Si presenta in due modi differenti: c’è chi “acconcia” la treccia a formare una sorta di corona – che porta con sé la simbologia pasquale della rinascita – ma c’è anche una versione distesa, che ricorda in un certo senso il pan brioche, molto vicino all’impasto di questo dessert.
La preparazione della treccia di Pasqua è abbastanza tipica, perché si avvale di un’impasto lievitato. Particolare attenzione, in tal senso, va posta appunto nella lievitazione: l’impasto di questo dessert viene fatto lievitare a lungo – considerando che si tratta di una ricetta domestica – almeno 3 ore – il che comporta che dovete armarvi di un bel po’ di pazienza, ma anche di un panno di lana pura. È questa la copertura ottimale, sempre al di sopra di una pellicola per alimenti naturalmente, perché la lana pura rappresenta un ottimo isolante termico. Un vecchio maglione infeltrito è perfetto per l’utilizzo.
Un discorso a parte lo meritano gli ingredienti della treccia di Pasqua. La quantità di zucchero non è notevole perché il dessert è solo lievemente dolce, per esempio. A differenza di preparazioni similari, si usa il latte anziché l’acqua, in modo da ottenere un composto più compatto ma malleabile. La parte “grassa” è rappresentata dall’olio di semi di girasole.
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