Il bossolà bresciano è un dessert che tradizionalmente si consuma durante la prima colazione. Quello che mangiamo oggi è una versione molto più leggera, ma in passato quello che si preparava era maggiormente compatto, tanto che doveva essere inzuppato nel latte o nel caffè.
Si realizza a Brescia e provincia a partire da Ognissanti fino alle festività natalizie, ma la produzione storica, dal punto di vista geografico è relativa a un triangolo di territorio compreso tra Brescia, Montichiari e Orzinuovi.
Fondamentalmente il bossolà bresciano è un ciambellone, ma non è un comune ciambellone. Il suo impasto viene infatti fatto lievitare tre volte, oltre che impastato tre volte con l’aggiunta di ingredienti.
Quello che consigliamo con questo tipo di impasti è di usare una ciambelliera, non solo per dare al dessert la sua forma tipica, ma perché gli impasti lievitati tendono a crescere di più verso l’alto al centro durante la cottura.
Essendo un dessert da prima colazione, il bossolà si consuma normalmente con latte, caffè o te. Tuttavia, se siete adulti, e ne addentate un pezzo alla fine del pranzo o della cena, potete accompagnarlo con un liquore possibilmente fatto in casa, dal finocchietto selvatico all’idromele, ma anche con un bicchiere di vino dolce.
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