Meno famosa della caponata siciliana, meno Disney della ratatouille francese, la ciambotta ricorda molto entrambe queste ricette. Se non sono sorelle, possono di certo essere cugine, perché tutte sono realizzate con un misto di verdure di stagione tagliato piccolo.
La Ciambotta si prepara soprattutto nell’Italia meridionale: ci sono ricette tradizionali campane, varianti pugliesi, calabresi… a Napoli c’è una ricetta simile che si chiama cianfotta. La ricetta è tipicamente estiva perché si prepara quando le verdure sono di stagione, abbondanti e miste.
Come spesso accade, non c’è una ricetta codificata, ma si personalizza di volta in volta in base alle verdure che si hanno a disposizione. Può essere paragonata a uno stufato di verdure, perché cuoce lentamente fino a quando tutti gli ingredienti raggiungono una consistenza morbida da gusto avvolgente.
Come tutti i piatti della tradizione contadina, oggi viene classificato nella grande categoria dei piatti poveri. Tuttavia questa definizione ormai non rende giustizia né al gusto di questo piatto e nemmeno all’importanza di portare in tavola le verdure, ricordata e ribadita da ogni nutrizionista.
A tal proposito, la ciambotta può essere un antipasto, nel caso di pasti più importanti, oppure un ottimo contorno sulla tavola di tutti i giorni. Unico inconveniente: serve tempo per mondare e tagliare tutte le verdure.
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