Prende il nome di gözleme un piatto tipico della cucina turca. Si tratta di un impasto a base di farina di grano tenero che viene ripieno e cotto tradizionalmente su una piastra di metallo scaldata: noi andremo a utilizzare una normale padella antiaderente, meglio se con il coperchio, o al limite una piastra liscia (e quindi non ondulata) in ghisa. Teniamo presente che il nome viene proprio da köz, che significa brace, a indicare il tipo di cottura.
Si tratta fondamentalmente di una sorta di pasta ripiena e non lievitata, elastica come una pizza, che viene stesa con un matterello e farcita con diversi ingredienti. Quelli più tradizionali possono comprendere spinaci ripassati al peperoncino, cubetti di feta (o formaggio caprino o pecorino in genere), funghi, patate, uova, carne macinata. È così che il gözleme diventa un pasto completo, che può ospitare ingredienti esclusivamente di natura vegetale oppure includerne altri di natura animale. L’impasto però è vegan all’origine.
Naturalmente, data la natura del gözleme, è anche un piatto che può essere consumato fuori casa, incartato nella propria schiscetta (magari un tipo che mantiene la temperatura ideale dei cibi), al lavoro come al mare e anche in un pic nic. Perché è un cibo versatile, facile da trasportare, poco impegnativo, ma tanto tanto gustoso.
Cosa ne pensi?