Gli involtini primavera sono un piatto tipico della cucina asiatica: si chiamano infatti cinesi, ma sono diffusi in tantissimi Paesi, tra cui il Vietnam, anche fuori dall’Asia per via delle migrazioni dei popoli. Il nome deriva dal fatto che si tratta di una ricetta tipica del capodanno cinese, che non corrisponde al calendario gregoriano, ma a una data tra fine gennaio e inizio febbraio, ovvero quando la primavera si avvicina. La pietanza è una sorta di traccia, di canovaccio: una sfoglia a base di acqua e farina di riso che può essere riempita a piacimento, possibilmente con ingredienti tipici della cucina asiatica.
Ingredienti essenziali per degli involtini primavera croccanti
Gli ingredienti fondamentali degli involtini primavera sono:
- la farina di riso, con cui si prepara una pastella che poi diventa una sfoglia in cottura su una piastra di ghisa;
- le verdure. Non possono mancare, in quanto a croccantezza, le carote, i porri, il cavolo verza e i germogli di soia, ma potete usarne anche altre, in aggiunta o in sostituzione;
- l’olio di semi, di girasole o di arachide, insomma un olio con un alto punto di fumo che produca una frittura abbastanza asciutta.
Passaggi per preparare l’impasto e il ripieno degli involtini primavera
Alcune persone acquistano le sfoglie per preparare gli involtini primavera già pronte. In effetti è un bel vantaggio, ma è comunque abbastanza semplice preparare l’impasto in casa: questo corrisponde in effetti alla prima fase della ricetta tradizionale. Si prepara infatti un impasto molto fluido – qualcuno lo chiama pastella – a base di farina di riso e acqua, magari aiutandosi con una frusta, affinché non si formino grumi. C’è tuttavia chi ricorre ad altri tipi di farina, ma la farina di riso possiede un vantaggio, quello di essere inclusiva poiché senza glutine all’origine. L’impasto viene poi cotto, un mestolo alla volta, su una piastra in ghisa o in una padella antiaderente, come se facessimo le crêpes.
All’interno dell’involtino ci vanno delle verdure e della carne tritata saltati in padella, ma dobbiamo approfondire un dettaglio. Molti pensano che gli involtini primavera siano un piatto vegan all’origine. C’è un po’ di verità e un po’ di bugia in questo assunto: la verità sta nel fatto che possiamo mettere all’interno degli involtini primavera tutti gli ingredienti che preferiamo, anche se poi la ricetta non risulta ortodossa, e questo significa che il ripieno può essere anche composto di sole verdure in via esclusiva; la bugia sta nel fatto che esistono tantissime sfumature degli involtini primavera (per esempio c’è chi lascia crudo il ripieno, perché tanto l’involtino verrà fritto), che sono difficili da immaginare come pietanza monolitica in senso vegano o in qualunque altro senso.
Gli ingredienti per il ripieno tritati e saltati in una wok o in una padella antiaderente vanno poi appunto a imbottire il nostro involtino. La sfoglia deve essere rivoltata più e più volte intorno al ripieno e fissata spennellando dell’acqua sui bordi: non vogliamo che l’involtino si apra in cottura, per cui dobbiamo essere certosini in tal senso. Dopo la composizione, gli involtini vengono fritti in abbondante olio di semi, come già accennato. Possono essere serviti caldi o freddi con salsa di soia o altre salse tipiche delle cucine asiatiche.
Cottura perfetta degli involtini primavera: fritti o al forno?
Se si vuole essere ortodossi, gli involtini primavera si friggono in padella e basta. Tuttavia possiamo ipotizzare anche che ognuno può regolarsi come meglio preferisce: c’è chi non può consumare la frittura dietro consiglio medico, e quindi la cottura può avvenire in forno. Sistemate gli involtini ben distanziati su una leccarda rivestita di carta forno e cuocete in forno preriscaldato a 180°C per una ventina di minuti. In alternativa potete friggere in friggitrice ad aria, o provare qualcosa di completamente differente: la cottura al vapore in vaporiera.
Cosa ne pensi?