Le olive in salamoia sono molto comuni negli aperitivi. Spesso vengono usate come decorazione o condimento. E certo si acquistano: ma se voleste prepararle in casa è possibile anche questo. Si tratta di un’opzione particolarmente consigliata a chi possiede un campo di ulivi e quindi, stagionalmente, è impegnato nella raccolta. Gran parte delle olive, chiaramente, finiranno in frantoio, diventando olio, tuttavia una piccola parte può essere destinato a questo tipo di preparazione.
Per la realizzazione delle olive in salamoia dovete prenderci la mano: in parte può venire dall’esperienza quanto usale utilizzare. Ma c’è anche un trucco che si fa con l’uovo: nella preparazione della salamoia, il sale viene sciolto mano a mano nell’acqua, e vedendo la reazione di un uovo – se resta a galla o sta a fondo – saprete se la quantità è quella ottimale. C’è poi chi dice che bastino dei barattoli ben lavati e asciutti per la conservazione, ma è meglio utilizzare quelli sanificati.
Purtroppo le olive in salamoia (e le olive in generale), benché siano un alimento vegan, non possono essere consumate da tutti per ragioni di salute. Uno dei maggiori problemi è rappresentato dalla quantità di sodio – che sale, perdonate il gioco di parole, peraltro in presenza della salamoia.
Inoltre se si assumono farmaci contro il diabete o per problemi di ipertensione, questo alimento può interferire con la loro azione. Tuttavia le olive contengono anche elementi nutrizionali favorevoli alla salute, come i grassi monoinsaturi, la vitamina E e i carotenoidi, oltre a minerali come calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo.
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