Il pionono argentino è un dessert molto comune nei Paesi di lingua iberica, dalla Spagna all’America Latina, fino alle Filippine (che però non è un Paese di lingua iberica, neolatina o lontanamente indoeuropea). Il nome viene da papa Pio IX – ovvero Pio Nono, con l’agglutinazione delle due parole – ma il dessert è presente anche in altre nazioni, come a Cuba, dove viene chiamato invece brazo de gitano.
La nascita del pionono argentino è legato a una questione filocattolica: quando Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione, ovvero il dogma secondo cui Maria fu concepita senza peccato originale, il pasticciere granadegno Ceferino Isla Gonzales creò questo dessert, che quindi ha avuto origine a Santa Fe, e non in Argentina, dove comunque, appunto, è molto diffuso.
C’è da dire che, in quanto tale, il pionono argentino presenta una sua peculiarità rispetto alle versioni diffuse in altri Paesi. È comune a tutti questo pan di Spagna molto sottile che deve essere arrotolato con una farcitura. Tuttavia quello che cambia è proprio la farcitura, che in Argentina è rappresentata dalla crema Chantilly o da una crema al latte tipica del dulce de leche.
A questo proposito, il pionono secondo la ricetta in uso in Argentina è comune anche in Uruguay, Venezuela, Colombia, Perù e anche Cuba – dove, come detto, il dolce ha un altro nome.
Cosa ne pensi?